Il pm della procura della Repubblica di Napoli, Alessandro Milita, ha notificato ad Ernesto Sica, ex assessore regionale,

attuale sindaco di Pontecagnano (Salerno) ed al coordinatore regionale del Pdl, Nicola Cosentino, la richiesta di proroga per le indagini per concorso in estorsione e minacce a corpo dello Stato. Lo riferisce Il Fatto Quotidiano che parla di un’indagine in corso dal 2010. Secondo quanto riporta il giornale, Sica fu nominato assessore della giunta guidata da Stefano Caldoro, vittima di un dossier con false notizie diffamatorie, in seguito a un ‘ricatto’ esercitato nei confronti del premier Silvio Berlusconi. Alla fine del 2007 Sica era stato, secondo l’ipotesi accusatoria, protagonista nella compravendita di alcuni senatori per far cadere il governo Prodi in carica (Berlusconi e’ stato indagato e prosciolto nel 2007-2008 proprio per istigazione alla corruzione di alcuni senatori). Alla luce di una possibile riapertura di quel capitolo, sarebbe scaturita la nomina di Sica nella giunta dopo le presunte pressioni del Pdl locale. L’indagine partenopea, avviata da Milita con Giuseppe Narducci, oggi assessore alla Legalita’ del Comune di Napoli, prende le mosse dall’inchiesta romana sulla P3 ora conclusa dai pm Capaldo e Sabelli. Li’ a Cosentino e Sica viene contestata – ricorda Il Fatto – la diffamazione e la violenza privata per i dossier contro Caldoro. A Napoli i reati sotto i riflettori sono di estorsione e minacce a corpo dello Stato.

 

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