NAPOLI – 41 avvisi di chiusura indagini sono stati notificati ad altrettanti ex amministratori e dirigenti pubblici che hanno gestito in passato lo smaltimento dei rifiuti in Campania; tra loro figurano l’ex governatore Antonio Bassolino, il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario straordinario ai rifiuti, l’ex vice di Guido Bertolaso, Marta Di Gennaro,

l’ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi e l’ex commissario vicario per l’emergenza rifiuti, Massimo Paolucci. I reati ipotizzati dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo sono associazione per delinquere, falsi e reati ambientali. Gli indagati avrebbero fatto smaltire illecitamente il percolato prodotto negli impianti di cdr della Campania creando una “apparente situazione di legittimità”.

La vicenda per la quale sono state chiuse le indagini preliminari con 41 avvisi di chiusura indagini nei confronti di ex amministratori e dirigenti pubblici che hanno gestito in passato lo smaltimento dei rifiuti in Campania riguarda lo sversamento in mare, attraverso i depuratori, di ingenti quantità di percolato. L’inchiesta aveva portato agli inizi del 2011 all’arresto di 14 persone, tra cui Marta Di Gennaro e Corrado Catenacci. Secondo l’accusa, per sbarazzarsi dei liquami prodotti dalla decomposizione dei rifiuti, li si immetteva nei depuratori mal funzionanti, con la consapevolezza che, senza i necessari trattamenti, avrebbero fortemente inquinato le acque.

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