Mezzi militari italiani in disuso, diretti in Somalia, e ”probabilmente per il gruppo islamista Al Shabab”, sono stati sequestrati nel porto di Salerno. A rendere nota l’operazione, svolta la scorsa estate, il direttore dell’ufficio interregionale delle dogane per la Campania e la Calabria nel corso di una audizione in commissione ecomafie.

”Dietro l’apparente invio di rottami destinati al recupero ­ spiegano alla commissione ecomafie ­ si potrebbe nascondere un traffico illecito di materiale dual­use”, cioè a duplice uso. Sulla vicenda sta indagando anche la magistratura. L’accaduto emerge da alcune audizioni tenute oggi dalla commissione Ecomafie che si trovava in missione a Napoli, dove ha ascoltato i vertici della Capitaneria di porto e della Agenzia delle Dogane di Napoli e Salerno, per raccogliere informazioni sulle inchieste avviate per traffico transfrontaliero di rifiuti. L’ufficio delle dogane di Salerno ha riferito dei ”risultati di alcune indagini concluse” di recente che hanno ”portato al sequestro di rifiuti speciali diretti verso Paesi extraeuropei”. Le principali aree geografiche di destinazione dei rifiuti ­ classificati come veicoli, motori e loro parti ­ sono ”l’Africa e il Medio Oriente, rotta finale di molti traffici in partenza dai porti italiani”. Nel corso del 2014, secondo quanto riferito dai funzionari delle dogane, ”le destinazioni più frequenti dei rifiuti in relazione ad operazioni di esportazione si sono rivelate l’Egitto e il Marocco”. Per quanto riguarda il porto di Napoli, l’agenzia delle dogane ”ha segnalato l’invio di rifiuti in Paesi africani, molto spesso mascherati da spedizioni di masserizie”

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui