Ritrovate alcune tombe di epoca romana nei pressi di Campo Reatino, dove e’ in corso dal 18 luglio una campagna scavi a cura di ricercatori dell’Universita’ ”La Sapienza” di Roma, cattedra di Topografia, e del Museo civico di Rieti, sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio, e con la collaborazione di studenti dell’universita’ di Torino e di Roma Tre.

A darne l’annuncio il sindaco di Rieti, Giuseppe Emili, e l’assessore alla Cultura, Gianfranco Formichetti, che oggi hanno compiuto un sopralluogo allo scavo archeologico per osservare i nuovi ritrovamenti. ”Sono state rivenute nuove tombe di epoca romana, rispetto a quanto gia’ ritrovato nelle scorse settimane. – spiega Emili – Le ulteriori scoperte sono state definite dai ricercatori impegnati negli scavi di grande rilievo scientifico e aprono la strada a nuove ipotesi e studi. Questi saranno portati avanti anche con il supporto di particolari tecnologie fotografiche e di catalogazione. Nelle prossime settimane, al fine di una maggiore divulgazione dei risultati ottenuti finora a Campo Reatino, sara’ organizzata una giornata di studi aperta alle scuole”. Le tombe ritrovate, come spiegato dal direttore degli scavi, Carlo Virili, ”risalgono all’eta’ romana imperiale e si tratta di una tomba di un bambino, e di una seconda tomba contenente una donna con un infante”. ”Unite alle altre tombe ritrovate, che risalivano all’eta’ del ferro, – ha proseguito – siamo in presenza di tombe che vanno dal nono secolo avanti cristo al terzo dopo cristo, un’area che dall’antichita’ ha rappresentato il ‘cimitero’ di Rieti, e lo conferma anche il fatto che nel ‘700 questa zona, nei pressi della frazione Quattro Strade del capoluogo, veniva chiamata ‘Campo Beatino”’.

 

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