Appuntamento con l’Associazione Siti Reali Onlus e la splendita Piscina Mirabilis di Bacoli, sabato 15 ottobre. Una cattedrale sotterranea definita dal grande Francesca Petrarca “Ammirabile”. Considerata un autentico gioiello dell’arte e dell’architettura,

è la pù grande cisterna romana di acqua potabile, costruita nel periodo Augusteo, mai realizzata. Questa enorme piscina dalla capacità di 12.000 metri cubi interamente scavata nel tufo, fu utilizzata per approvvigionare di acqua gli uomini della Classis Misenensis, divenuta Classis Praetoria, la più importante flotta dell’Impero Romano, che era ormeggiata nel porto di Miseno. Costituiva il serbatoio terminale dell’acquedotto augusteo (Aqua Augusta) che, dalle sorgenti di Serino (AV), con un tragitto di 100 chilometri, portava l’acqua a Napoli e all’area flegrea. Esternamente sono visibili solo la volta di copertura e la porta d’ingresso sorretta da tre archi, che conduce ad una delle due scalinate gemelle. Dall’esterno non si immagina l’ ambiente così maestoso e suggestivo: una sorta di “cattedrale sotterranea”, alta 15 metri (come un palazzo di cinque piani), lunga 72 e larga  25, ricoperta da una volta a botte sostenuta da 48 enormi pilastri cruciformi, rafforzati alla base da cordoli anti infiltrazione e disposti con ritmica scansione in quattro file, a formare cinque lunghe navate. Oltre alla particolare composizione architettonica, un  sistema di illuminazione che dai pozzetti superiori permette ai raggi solari di inondare l’ambiente con un suggestivo gioco di luci ed ombre contribuisce a creare un’atmosfera di mistico raccoglimento. Tutto il rivestimento interno della Piscina, come dei pilastri è in materiale impermeabilizzante, un cocciopesto di discreto spessore. La pavimentazione non è uniforme: quella della prima navata laterale è un gradino più alto della restante pavimentazione, mentre quest’ultima è poi interrotta a metà piscina da una vasca di metri 20 X 5 e profonda un metro, utilizzata a suo tempo per decantare le acque e spurgare tutta la piscina dal fango, durante i periodici interventi di manutenzione. Infatti dal fondo laterale di questa vasca parte l’unico canale di collegamento con l’esterno. In effetti l’acqua potabile veniva invece prelevata dai pozzetti situati sulla sommità della volta e mediante macchine idrauliche.

 

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