Alcune opere di Renato Guttuso tornano a Salerno, nella galleria ‘Il Catalogo’ che, in occasione dell’inaugurazione della sua quarantaquattresima stagione espositiva, offre alla città un percorso espositivo, curato da Massimo Bignardi, dedicato proprio all’artista siciliano,

nell’anno celebrativo del centenario della sua nascita. Guttuso ritorna a Salerno e per di più in una galleria privata, quella storica di Lelio Schiavone e Antonio Adiletta, in un momento nel quale le sue opere vengono esposte unicamente in spazi istituzionali. Ritorna il suo segno perché Guttuso, rilevano gli ideatori dell’iniziativa, è di casa al Catalogo, uno dei primi ad esporre tra le sue mura, a cominciare dal 1973, a pochi anni dall’inaugurazione, e ancora nel 1978, nel corso degli anni Ottanta con il ciclo dei Tarocchi e nuovamente nel decennio successivo, sino al Duemila,in un confronto diretto con Ennio Morlotti e Bruno Cassinari. La mostra, che sarà inaugurata domani alle 19,30 (visitabile fino al 25 novembre), comprende sedici opere, tra inchiostri, olii e litografie. L’esposizione si apre con ‘Colomba’, un collage e tecnica mista su tela del 1958, per chiudere con una veduta della sua Palermo, in una litografia del 1985, inizio e fine di un percorso, analizzato in un catalogo realizzato da Massimo Bignardi, che non si propone la ricostruzione dei movimenti cui Guttuso partecipò in quegli anni, quanto la funzione, da protagonista, che egli ebbe al loro interno. E’ l’occasione, si sottolinea, “per restituire, intatto, non solo quel clima di collaborazione che non si sarebbe più ripetuto, ma anche la complessità, la diversità dei linguaggi espressivi che sono andati a comporre il segno dell’artista”.

 

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