Il debito pubblico italiano a giugno sale, tocca un nuovo record e sfonda per la prima volta i 1.900 miliardi di euro, attestandosi a quota 1.901,919 mld. E’ quanto riporta il supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica.

Da ricordare che il dato riguarda lo stock di debito e non il suo rapporto con il prodotto interno lordo (é quest’ultimo invece il dato utile ai fini del patto di stabilità europeo). Nel mese di giugno di quest’anno dunque lo stock di debito pubblico italiano è aumentato di 4,354 miliardi di euro rispetto ai 1.897,565 miliardi di maggio, mese in cui aveva toccato il precedente record. E’ salito così per il terzo mese consecutivo.

Rispetto alla fine del 2010 il debito pubblico a giugno è cresciuto, sempre nel dato assoluto e non nel rapporto con il prodotto interno lordo, del 3,19% (+58,9 mld), mentre rispetto a giugno dell’anno precedente lo stock è aumentato del 4,25%. Il tasso d’inflazione annuo a luglio é rimasto stabile al 2,7%, lo stesso livello già registrato a giugno, che risulta il più alto dal novembre del 2008. Lo rileva l’Istat, confermando le stime provvisorie, che indicano un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,3%. A luglio la dinamica dei prezzi ha risentito del sostegno arrivato dal settore energetico e dai servizi relativi ai trasporti, mentre un effetto di contenimento si deve ai beni alimentari non lavorati.

A luglio la benzina è aumentata del 13,5% (dal +11,9% di giugno) su base annua, mentre è salita del 2,2% su base mensile. E’ quanto fa sapere l’Istat, aggiungendo che sempre a luglio il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto è salito del 17,4% (dal +14,0% di giugno) ed è aumentato del 2,7% sul piano congiunturale. Anche a luglio il carrello della spesa ha registrato un aumento di prezzi superiore alla media. Per il raggruppamento dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti) la crescita è stata del 3,4% su base annua, contro un tasso d’inflazione al 2,7%. Rispetto al mese scorso, in termini tendenziali, l’indice dei prezzi della lista dei beni che rientrano nella spesa quotidiana è lievemente diminuito (era +3,5% a giugno). Lo comunica l’Istat, aggiungendo che su base mensile a luglio i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono rimasti invariati.  Le entrate tributarie nei primi sei mesi del 2011 si sono attestate a quota 176,479 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. E’ quanto riporta il supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica. E’ da ricordare che Bankitalia diffonde il dato delle entrate per cassa mentre il ministero dell’Economia per competenza giuridica. Nel solo mese di giugno di quest’anno le entrate tributarie, calcolate dalla Banca d’Italia secondo il criterio della ‘cassa’, si sono attestate a quota 35,985 miliardi di euro, in calo del 12,4% rispetto ai 41,116 miliardi di euro, che erano stati incassati a giugno del 2010.

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