Sono gia’ quasi un migliaio, secondo gli organizzatori della Coldiretti, i manifestanti presenti davanti a Piazza Affari a Milano per denunciare “che l’economia di carta uccide quella reale”.

A razzolare davanti alla sede della Borsa ci sono i maiali degli allevatori arrivati da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Marche e Friuli per manifestare “contro le speculazioni internazionali sulle materie prime, dall’oro al petrolio fino ai mangimi, che hanno fatto impennare i costi per l’alimentazione degli animali e messo in ginocchio migliaia di allevamenti e la vera salumeria Made in Italy”. ‘La speculazione e’ servita a tavola’, ‘Voi controllate le borse noi il cibo’, ‘Meno finanza e piu’ stalle’, ‘Globalizzazione senza regole tratta il cibo come i frigoriferi’, ‘Giu’ le mani dal Made in Italy’ e ‘Piu’ trasparenza in borsa e al mercato’ sono alcuni degli slogan urlati dai manifestanti ‘armati’ di cartelli e bandiere gialle. Le speculazioni su materie prime ed energia, stima la Coldiretti, “sono costate in un anno almeno 300 milioni agli allevatori di maiali italiani con migliaia di aziende che hanno chiuso o stanno per farlo”. Gli allevatori vogliono consegnare piccoli maiali con coccarda tricolore agli operatori della borsa perche’ dicono “di non essere piu’ in grado di farli crescere anche per la concorrenza sleale dei prodotti stranieri che vengono spacciati come Made in Italy”.

 

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