‘Con il crollo delle borse le quotazioni del mais sono praticamente raddoppiate in un anno ed hanno raggiunto valori da record al pari di quanto e’ avvenuto per l’oro e per gli altri beni rifugio”. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia con ”la chiusura settimanale delle quotazioni al Chicago Board of Trade il mais per consegna a dicembre ha superato il valore di 7,25 dollari per bushel (19 centesimi di euro al chilo)”.

”Si tratta -spiega la Coldiretti- della borsa merci piu’ importante del mondo dove vengono trattate le materie prime agricole, dal mais al grano fino alla soia e all’orzo, al pari di quanto avviene per i titoli di borsa o le monete sui mercati finanziari e valutari. Dall’inizio dell’anno la corsa dei prezzi del mais e’ stata ininterrotta con valori che negli ultimi giorni stanno oscillato attorno al massimo storico di sempre. Un andamento motivato da un ridimensionamento nelle produzioni statunitensi sul quale si innestano le speculazioni”. ”L’andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli -sottolinea la Coldiretti- e’ infatti sempre piu’ fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilita’ dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come il mais. Un prodotto che -precisa la Coldiretti- rappresenta una importante fonte per l’alimentazione degli animali negli allevamenti dove per effetto dell’aumento delle quotazioni sono schizzati alle stelle i costi di produzione di carne e latte nelle stalle”.

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