Nella manovra l’aumento della tassazione sugli immobili “appare ingiustificatamente punitivo. Dalla relazione tecnica al ddl, emerge infatti un consistente aumento del prelievo fiscale sulla casa per circa 1,9 miliardi di euro nel triennio”. Lo ha sottolineato la presidente dell’Ance (l’associazione nazionale dei costruttori edili) Federica Brancaccio in audizione in Senato, auspicando che le maggiori entrate “siano quantomeno destinate alla riduzione della pressione fiscale sulla casa e servano a finanziare incentivi utili alla rigenerazione urbana delle nostre città”, partendo dalla proroga del Superbonus per i lavori in dirittura d’arrivo nei condomini.

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