Via libera della Commissione europea ai progetti prioritari nel quadro delle grandi reti transeuropee per il periodo 2014-2020: il piano, da 50 miliardi di euro, prevede per il settore dei trasporti anche i collegamenti ferroviari Napoli-Bari, Napoli-Reggio e Messina-Palermo, ma non il ponte sullo Stretto,

di cui dovranno occuparsi – secondo Bruxelles – le autorità italiane. La maxi-opera caldeggiata dal governo rimane quindi tagliata fuori da un pacchetto che oltre al settore dei trasporti prevede di potenziare le infrastrutture nell’energia e nelle reti di telecomunicazione a banda larga. Un progetto, questo, che secondo il presidente della Commissione Ue – José Manuel Barroso – darà “un forte incentivo alla crescita e al lavoro in Europa”. Infatti, questi 50 miliardi di euro, ha sottolineato il numero uno di Bruxelles, sono un “acconto” per lo sviluppo futuro dell’Unione, poiché “aiuteranno a colmare i collegamenti mancanti nelle infrastrutture europee”. A partire da quelle nei trasporti, che verranno completate e potenziate con investimenti per 31,7 miliardi di euro, il 63,5% del totale. “Collegheremo grandi corridoi per il trasporto merci e passeggeri in Europa – ha spiegato Barroso – Come il corridoio Nord-Sud da Helsinki a La Valletta. O il corridoio da Ovest a Est, con investimenti in un collegamento ferroviario da Sines, in Portogallo, attraverso Madrid, in Spagna, e attraverso Bordeaux, in Francia”. Per quanto riguarda l’Italia, le principali novità riguardano l’inserimento nel corridoio Baltico-Adriatico dei collegamenti ferroviari e delle piattaforme multimodali di Udine, Venezia e Ravenna, nonché dei porti della stessa Ravenna, di Trieste e di Venezia. Al Nord è stata confermata poi la priorità assegnata alla Torino-Lione, al tunnel del Brennero e al collegamento ferroviario Genova-Milano-Svizzera. Nel Mezzogiorno, al potenziamento della ferrovia Napoli-Reggio Calabria è stata affiancata la priorità assegnata anche ai lavori da realizzare sulla tratta Napoli-Bari. Ed è stata anche ribadita la disponibilità a sostenere il miglioramento del collegamento tra Messina e Palermo. Per il ponte sullo Stretto, invece, non c’é stato niente da fare, anche se “Palermo merita senza dubbio di essere un nodo, come abbiamo scritto nel documento”, ha sottolineato il commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas. Il quale ha poi aggiunto: “A questo punto, posso dire che noi non prendiamo alcun impegno riguardo al ponte sullo Stretto di Messina o riguardo a un collegamento via nave. Questa è una linea che fa parte del network prioritario (per l’Ue), ma il ponte sullo Stretto sarà lasciato alle autorità italiane”. Il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Roberto Castelli, si è detto comunque “estremamente soddisfatto” della proposta della Commissione, “che ha accolto la quasi totalità delle richieste italiane…”. Soddisfazione (bipartisan) è stata espressa anche dai deputati europei italiani per la decisione della Commissione di accogliere la loro richiesta di “ripristinare la rete Berlino-Palermo”. I progetti prioritari verranno finanziati anche attraverso i cosiddetti ‘project bond’, cioé strumenti finanziari garantiti dall’Ue per raccogliere sul mercato ulteriori risorse: “Adesso proponiamo di cominciare con una fase pilota che prevede l’utilizzo fino a 230 milioni di euro dal bilancio Ue per mobilitare investimenti privati fino a 4,5 miliardi di euro per un numero di progetti”, ha spiegato Barroso. Oltre ai trasporti, il pacchetto approvato oggi prevede 9,1 miliardi di euro per il settore dell’energia e 9,2 miliardi di euro per la banda larga, che include le connessioni ad alta velocità trans-europee per le amministrazioni pubbliche ed i servizi di e-Government ed e-Health.

 

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