Via libera definitivo dall’Aula del Senato al decreto Superbonus. Il decreto, approvato a fine anno dal consiglio dei ministri, salva i lavori col 110% certificati entro il 31 dicembre scorso e prevede, tra l’altro, un aiuto per i redditi bassi, limitando gli interventi con il bonus barriere architettoniche per evitarne l’uso improprio. Intanto ci saranno venti giorni di tempo in più per cittadini e imprese che stanno usufruendo degli incentivi in edilizia – dal Superbonus alle altre agevolazioni per ristrutturare gli immobili all’insegna dell’efficientamento energetico e per la protezione antisismica – per inviare le comunicazioni relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito in merito ai costi sostenuti nel 2023: si va, infatti, verso lo slittamento del termine del 16 marzo, attraverso un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Ad annunciarlo è il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio, dopo aver ricevuto “conferme” dal ministro e dal viceministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo in merito alle “richieste della nostra categoria” di rinviare la scadenza che, “presumibilmente”, sarà fissata nella giornata del “4 aprile” prossimo. Una novità che arriva mentre il decreto sul Superbonus, con le ultime norme, è alle ultime battute dell’esame in Senato per esser approvato definitivamente senza modifiche. I professionisti avevano invocato già da settimane “un’adeguata proroga” del termine per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, ai fini della elaborazione della dichiarazione precompilata, per agevolare una platea “innumerevole” composta da colleghi, aziende assistite e amministratori di condominio, anche in considerazione dei tempi “con cui è stato messo a disposizione il software” per effettuare l’adempimento. Grazie alla proroga, come sottolineato, infine, dal consigliere dei commercialisti delegato alla fiscalità Salvatore Regalbuto, ci saranno 20 giorni in più per poter provare ad “individuare ‘al fotofinish’ soggetti cessionari disponibili ad acquistare i crediti”.

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