di Gennaro Falco*

La vicenda politica che va delineandosi a Mondragone, con la paventata collaborazione del Partito Democratico ad un governo locale con il Sindaco PDL Schiappa ha dell’inverosimile ma la cosa più grave ed incomprensibile è da un lato il tentativo giustificativo dell’operazione in essere e parimente il silenzio assordante di una classe dirigente ed istituzionale del Partito Democratico Casertano.

D’altro canto gli amici democratici di Mondragone avrebbero dovuto far tesoro di vicissitudini analoghe subite non più tardi di anno fa, quando la Giunta di centro sinistra guidata dall’allora sindaco Achille Cennami fu impallinata dal cosiddetto fuoco amico e con il concorso di quanti oggi ci chiedono di assumerci delle responsabilità per chissà quale bene alto della città. I cittadini di Mondragone ci hanno dato una grande responsabilità, ossia di vigilare e di opporre una forte azione di contrasto e di controllo ad una maggioranza che è apparsa dal primo momento frazionata, litigiosa e per questo non capace di guidare un processo di cambiamento della città.

Le dimissioni del Sindaco Schiappa, ad un anno di distanza dalle elezioni, hanno dimostrando così che l’assurda fine della nostra giunta Cenname era stata una grande responsabilità di quanti l’avevano procurata. Oggi dovremmo inchinarci al volere di questi signori ed abiurare al gioco democratico che ci ha visti all’opposizione; essere parte di scontri che si autoalimentano nel centro destra a Mondragone, di cui anche noi siamo stati vittima; Il tutto perche saremmo chiamati ad un governo di salute pubblica, per scongiurare una vacatio della politica con un ennesimo commissariamento prefettizio….ma di che parliamo…

Voglio aggiungere che l’azione dell’ultimo commissariamento nella città di Mondragone non solo ha ben operato tant’è che qualcuno, comprendo, provocatoriamente ipotizzava alle ultime elezioni amministrative a Mondragone di voler candidare come Sindaco l’allora Commissario Prefettizio Michele Capomacchia, ma questo prendiamolo con il beneficio dell’inventario. Il Pd di Mondragone ha contribuito in quest’anno di amministrazione Schiappa a fare una dura , chiara e netta opposizione che ha svelato il patto scellerato di potere perpetuato ai nostri danni ; abbiamo contribuito con tenacia a smascherare le contraddizioni e le insufficienze della compagine Schiappa … ed ora che facciamo…ci apprestiamo a mantenere in sella un Sindaco che è il principale responsabile di quanto accaduto.

Mi domando perché il gruppo consiliare PD di Mondragone giunga a tutto ciò e non riuscendo a capacitarmi vado oltre …leggo , per un minimo di esperienza militante, che un’ operazione del genere debba avere avalli e garanzie del vertice provinciale del mio partito, degli altri non commento, e ne deduco ciò dal silenzio assordante di quanti hanno frequentato quella piazza mondragonese… e ricordo ai tanti l’assenza e le contraddizioni del mio partito nella vicenda dello scioglimento dell’amministrazione Cenname, tranne pochi come il sottoscritto, che denunciò anzitempo che amici del PD tramavano e contribuivano al fuoco amico nei confronti di Cenname, proponendo nella prima direzione dell’era Abbate mozione di sfiducia e provvedimenti disciplinari verso chi , iscritto al Pd si fosse mostrato partecipe della caduta della nostra amministrazione.

Ricordo ancora le difficoltà che furono procurate a Cenname nella costituzione del suo cartello elettorale di Centro sinistra, impedendo di fatto di parlare per nome e per conto del PD e ricordo della grande assenza dell’allora Commissario locale della Sezione di Mondragone , autonominato ossia Dario Abbate ……tutto questo non ha impedito a Mondragone il rinascere del Partito Democratico, che ci ha visti in modo corale impegnati al fianco di Cenname; Chi glielo dirà a De Luca sindaco di Salerno, che si impegnò a testimoniare la sua vicinanza al PD di Mondragone in una serata gelida nella nostra campagna elettorale, che ricordo bene cosi come ricordo le considerazioni di De Luca nei confronti dei nostri avversari…

Credo che le dimissioni rassegnate dal segretario della locale sezione del PD vadano respinte con forza ed aggiungo, con la stessa forza ed onestà che ho ravvisato nella nota di dimissione dello stesso Segretario Fardella. Penso che i grandi dirigenti del mio Partito e le autorevoli figure istituzionali dello stesso,debbano prendere una posizione su ciò che sta accadendo a Mondragone, mai come in questo caso il silenzio è complice. Vorrei che il mio partito fosse capace di essere un corpo unico nelle questioni di sostanza. Immagino di non dover assistere ad un accordo a livello locale tra PD e PDL.

*Componente Direzione Provinciale PD Caserta

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