di Antonio Martucci

Che Berlusconi abbia rasentato il ridicolo e sia arrivato al limite del comico, non solo perché barzellettiere in incontri politici ufficiali, ma come inventore di trovate e gags degne dei migliori autori di varietà, è cosa conosciuta a tutti.

Che si sia arrivati alla fama planetaria, più che per essere il Presidente di una delle maggiori potenze industriali del mondo, ma per le vicende del bunga- bunga, è cosa ancora più nota.

Che il discredito causato al nostro paese  abbia raggiunto livelli inimmaginabili, con conseguenze gravissime, è cosa vissuta sulla pelle da tutti i cittadini italiani.

Ma, come in tutte le cose, vi è sempre l’altra faccia della medaglia.

Nel caso in specie , essa è rappresentata dalla comprensione per le scelte di un uomo anziano, ricco, egocentrico, sopra le righe, bisognoso di estrinsecare una grande personalità, collegandola alla sfrontatezza ed alla presa in giro. Una sorta di infinita goliardia per soddisfare il proprio ego che ha finito per circondare il personaggio di un alone di fascino e di colpevole ilarità.

Come porsi, se non con il sorriso del truffato al cospetto della genialità del truffatore, rispetto alla sfrontatezza ed alla sfrenata fantasia della telefonata alla questura di Milano dove si segnala una ragazzina dai facili costumi, invitata ai festini a luci rosse nelle residenze del Presidente, come la nipote di un capo di stato, sapendo che la balla è talmente grossa che prima o poi qualcuno la racconterà rendendola pubblica?

La vicenda ha creato nei suoi confronti un clima di disistima che lo ha indotto alle dimissioni perché, davanti a certi atteggiamenti che vanno contro la morale, offendono l’intelligenza e prendono per il naso, la gente prima o poi si indigna.

Pensando che essendo giunti così in basso non si poteva far altro che risalire, gli italiani hanno salutato l’arrivo di Mario Monti con un :” Finalmente si volta pagina!”.

Ed infatti il neopresidente, appena eletto, parlando ai giovani sostiene che devono perseguire sani valori: impegno, volontà, costanza e tenacia nello studio per raggiungere le agognate mete, in un Italia dove enormi sono le difficoltà a trovare lavoro e troppo alta è la disoccupazione giovanile.

Mai più studenti e giovani docenti demotivati, sostiene Monti, spazio ai ricercatori in una università rinnovata, stop alle fughe dei cervelli all’estero, pieno sostegno alla formazione.

E gli italiani a queste parole, ancora più convinti, hanno ripensato  :” Finalmente si volta pagina!”.

Ma come sempre la saggezza dei proverbi popolari, nelle occasioni decisive della vita, ci viene in soccorso, e in questo caso viene alla mente: ”L’allievo supera il maestro!”.

In cosa, chiederete voi?

Ma in bugie, è ovvio!

PS. Decreto Monti  sulla Spending review : “Dal 1 Ottobre 2012 …..è fatto obbligo alle università statali di riconoscere il buono pasto esclusivamente al personale contrattualizzato.”

Che tradotto vuol dire che la maggior parte dei giovani che lavorano con le università con borse di studio di poche centinaia di euro, non solo sono gentilmente pregati di non andare all’estero, ma  cortesemente invitati a comprarsi, a proprie spese, anche il panino.

Antonio Martucci

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