È finita l’amministrazione Coppola. Ieri mattina dieci consiglieri hanno sfiduciato il primo cittadino di Agropoli. A firmare, davanti al notaio, sei consiglieri di maggioranza e quattro di opposizione: Gennaro Russo, Franco Di Biasi, Franco Crispino, Massimo La Porta, Bruno Bufano, Giuseppe Di Filippo, Mario Pesca, Gisella Botticchio, Agostino Abate, Pierino Marciano. Un clamoroso colpo di scena a poco meno di due mesi dalle consultazioni elettorali. Nei giorni scorsi, dopo la spaccatura all’interno del centro sinistra sul nome del candidato sindaco, era stato Coppola a revocare le deleghe a tre assessori comunali tra cui Roberto Mutalipassi, ora suo competitor diretto nella sfida elettorale, quale candidato ufficiale del Pd. Da parte sua Adamo Coppola non fa un passo indietro ed è pronto a ricandidarsi. «È una giornata triste per la nostra città – ha commentato ieri mattina – le dimissioni dei dieci consiglieri sono un gesto che non va contro di me ma contro Agropoli. Nei prossimi giorni avremmo dovuto approvare il bilancio, programmare la stagione turistica, avviare la rimozione della posidonia spiaggiata e diverse opere pubbliche. Nonostante tutto, il mio impegno resta immutato: ci sono e continuerò ad esserci, per voi e per la mia città». Per l’ormai ex primo cittadino, si è concretizzato l’ennesimo tradimento consumato ai suoi danni da Franco Alfieri e Roberto Mutalipassi. Il sindaco di Capaccio Paestum, infatti, dopo averlo confermato come candidato sindaco non più tardi di un mese fa, ha deciso di scaricarlo preferendogli l’ex assessore al bilancio, ciò a causa di un presunto calo di popolarità. Da qui è iniziato il caos che ha portato alla sfiducia, firmata anche da tre candidati alla carica di sindaco, La Porta, Botticchio e Abate. Quest’ultimo, però, è destinato a uscire di scena. Il suo partito, Fratelli d’Italia, lo ha accusato di essere complice di Alfieri e lo ha scaricato. A questo punto il centro destra sembra voglia sostenere proprio Coppola. Dopo gli ultimi colpi di scena la sua popolarità è aumentata e forse proprio per questo è stato sfiduciato. «Sono coerente fino alla fine – ribadisce Botticchio – ciò che predicavo da sempre è stato finalmente condiviso dalla maggioranza. Una città totalmente all’abbandono. Bisognava staccare prima la spina». Oltre al Pd, nella sfida elettorale Mutalipassi potrà contare sul Psi, M5S e lista civica di Cianciola. Nessun tradimento per l’ex primo cittadino, oggi sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri che cinque anni fa volle Coppola alla guida di Agropoli: «Sarò brutale – dice – ma la verità è una sola: si è riscontrata difficoltà nel riproporre il nome di Coppola, per questo è stato necessario individuare una nuova guida». E spiega: «Nel 2017 abbiamo vinto le elezioni con il 75 per cento, c’era un programma da realizzare ed un rapporto con la città molto forte, ma dopo cinque anni registriamo nell’opinione pubblica delusione, rassegnazione: questa è la verità che qualcuno finge di non vedere gridando al tradimento e alla slealtà. Una classe dirigente seria deve saper prendere anche decisioni difficili, necessarie e coraggiose. Ho fatto una scelta rispettosa di ciò che chiede la gente, nulla di scorretto o scandaloso». Da parte sua il candidato Mutalipassi glissa: «È giusto lasciare da parte le vicende politiche e vivere questo giorno di festa e di gioia con i propri cari e con un pensiero alle vittime di ogni guerra».

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