
Antonio Arena si dimette da coordinatore politico di Orta Prospettiva Futura. Ufficialmente la decisione scaturisce da motivi personali, ma è molto probabile che l’ex consigliere comunale abbia gettato la spugna dopo la forte contrapposizione all’interno del gruppo, culminata con l’assenza sul bilancio di previsione di Francesco Lettieri e Antonio Chianese. “Con la presente rassegno, – si legge nella comunicazione notificato al sindaco Antonino Santillo, al presidente dell’assise Giuseppe Massaro e al capogruppo Nicola Russo – con effetto immediato, le dimissioni dalla carica di cui in oggetto. In questi giorni ho preso la decisione di lasciare la carica per motivi strettamente personali. Sono stato nominato rappresentante politico del gruppo Orta Prospettiva Futura, una carica che mi ha inorgoglito e che ho cercato di portare avanti con impegno e determinazione. Ringrazio il gruppo per questa opportunità datami, e auguro buon lavoro a chi prenderà il mio posto. Sono sempre più convinto che il progetto del gruppo politico è valido e, puntando esclusivamente all’interesse collettivo, andrà avanti ancora a lungo. Continuerò – conclude Arena – la mia attività per la collettività con sempre maggiore determinazione, perché tanto c’è da fare per la nostra città. I risultati sono frutto di un lavoro giornaliero che richiede un impegno sempre maggiore, nel rispetto di una migliore qualità della vita di tutti i cittadini”.
Orta Prospettiva Futura è composta dai tre consiglieri ex Coraggio Nicola Russo, Anna Cirillo e Raffaella D’Ambrosio e da Lettieri e Chianese, eletti nella lista Orta Democratica. Questi ultimi, in rotta di collisione con Santillo e company, sono sul punto di passare all’opposizione. La mancata approvazione del bilancio ha segnato una prima chiara frattura. Nei giorni successivi al civico consesso la maggioranza ha adottato il pugno duro con i due “dissidenti”. “Non se li piange nessuno, se vogliono tornare all’ovile devono chiedere scusa per il loro grave comportamento e giustificare la loro assenza, altrimenti ognuno per la propria strada”, in estrema sintesi questa la posizione di Santillo e Massaro.

Dal canto loro Lettieri e Chianese non hanno alcuna intenzione di fare dietrofront. Anzi, è quasi certo che formeremmo in assise un gruppo di minoranza. In tal caso i gruppi di opposizione saliranno addirittura a quattro, con due consiglieri a testa. Oltre ai due eletti in Orta Democratica, ci sono Mena Capasso e Gennaro Colella di Orta al Centro, Giovanna Migliore e Imma Liguori di Scelta Civica e Antonio Sorvillo e Nicola Margarita di Fare Democratico. Il “nuovo” civico consesso quindi sarà spaccato a metà: 8 esponenti di maggioranza e 8 di minoranza. Per approvare i punti all’ordine del giorno sarà sempre decisivo il voto del sindaco. In appena 18 mesi l’amministrazione a trazione Santillo-Massaro, con i rispettivi “suggeritori” Gianfranco Piccirillo e Salvatore Del Prete “Magò”, ha perso ben 8 componenti.

Col passare del tempo, che è sempre galantuomo, sta emergendo in modo incontrovertibile che gli unici responsabili dello stallo politico-amministrativo sono stati proprio i quattro cavalieri dell’Apocalisse: Santillo-Massaro-Piccirillo-Del Prete. La ridicola caccia alle streghe contro gli organi di informazione liberi e il patetico tentativo di dare sempre la colpa agli altri, in particolare a Orta al Centro, si è schiantato contro il muro della verità. In un anno e mezzo Santillo e Massaro, con i loro scudieri, non si sono mai posto una domanda facile, facile: “Non sarà che siamo noi gli artefici del disastro amministrativo? Se fossero stati meno arroganti e aggressivi e più onesti intellettualmente forse non si sarebbe arrivati a questo punto, con una maggioranza appesa al filo. Il sindaco e il timoniere dell’assise hanno invece voluto fare i duri. Ma quando il gioco si è fatto duro hanno dimostrato di non essere all’altezza di gestire la situazione. Ed ecco lo sfascio totale. Siamo certi che ora partirà un’altra campagna acquisti, l’ennesima, a conferma dell’inadeguatezza politica di un’amministrazione nata male e che sta finendo peggio.
Mario De Michele