SANTA MARIA C.V. – La giunta comunale guidata dal sindaco Biagio Di Muro tiene alta la guardia contro il digestore anaerobico che la Regione vuole “regalare” ai cittadini di Santa Maria Capua Vetere. “Si tratterebbe – spiega l’assessore all’Ambiente Donato Di Rienzo –

dell’ennesima violenza perpetrata ai danni di un territorio devastato. L’amministrazione municipale, dopo aver nominato una commissione di esperti, ha presentato la relazione da essi prodotta alle istituzioni competenti. Ne emergono, con chiarezza, tutte le ragioni contrarie alla realizzazione di un altro impianto per il trattamento dei rifiuti a Santa Maria Capua Vetere. La struttura sorgerebbe a settecento metri dal centro abitato, a cento metri dalla casa circondariale (che ospita quasi mille detenuti). E, per di più, in un’area su cui grava la presenza dello Stir e della vicina discarica Maruzzella. Inoltre l’Arpac ha segnalato pozzi avvelenati da bonificare e Santa Maria Capua Vetere è compresa nel triangolo con le più alte percentuali di neoplasie. Un digestore di tali dimensioni comporterebbe il trasporto di tonnellate di rifiuti organici, oltre tutto su gomma, con le ovvie e prevedibili conseguenze”. La gara per la realizzazione del digestore sarà esperita dalla Provincia e Di Rienzo conclude: “E’ evidente che il territorio sammaritano sta offrendo più del giusto il suo contributo alla gestione dei rifiuti in Campania. Mi chiedo perché si insiste a voler penalizzare questa zona e i suoi cittadini. E mi chiedo anche come mai dall’elenco dei siti per il digestore sia sparita la città di Marcianise, da cui proviene il presidente della Provincia”.

 

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