Il nuovo assetto urbanistico di Caserta è stato al centro di un confronto promosso dall’associazione Risorse e Futuro con il sindaco Pio Del Gaudio e l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Greco. Si è parlato del nuovo piano di sviluppo delle ferrovie dello Stato che interesserà a breve il territorio di Caserta e non solo, attraverso una semplificazione delle strutture ferroviarie della città ed il coinvolgimento dell’area di Marcianise-Gricignano nel percorso dell’alta velocità e, soprattutto, degli effetti che il nuovo assetto territoriale della mobilità su rotaia, comporteranno in termini di riqualificazione per la città e, in particolare, per l’area di piazza Carlo III collegata ovviamente alla Reggia ed alle sue pertinenze. L’incontro è stato aperto dal saluto del presidente dell’associazione Risorse e Futuro, Andrea Della Selva che, con il vicepresidente Giuseppe Luberto, ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa che fa seguito ad una serie di focus di approfondimento su tematiche culturali, ambientali e territoriali legate alle nuove funzioni da attribuire sul piano urbanistico e sociale al capoluogo di Terra di Lavoro. E’ stata quindi la volta dell’ing. Alfredo Messore, socio di Risorse e Futuro ma anche di “storico” promotore e studioso di progettualità per lo sviluppo del territorio, a tenere una documentata relazione sul rivoluzionario disegno della mobilità su rotaia, nella conurbazione casertana, in via di definizione da parte dei competenti settori dell’Azienda delle Ferrovie dello Stato in sinergia con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un assetto innovativo legato in particolare alla velocizzazione della linea Roma-Bari che, al momento, transita con poche corse in larga parte lungo la linea ferrata utilizzata anche dai convogli metropolitani per Napoli, e nel nuovo progetto dovrebbe essere instradata su un nuovo itinerario, in parte già esistente, liberando la linea Caserta-Aversa-Napoli-Cancello-Caserta da trasformare in metropolitana “circolare” della conurbazione Caserta-Napoli. Un piano avveniristico già positivamente esaminato dai Comuni interessati ed avviato nell’iter di concretizzazione dall’azienda Ferrovie dello Stato. Sull’argomento è intervenuto, con il dirigente del Comune ingegner Giovanni Natale, anche l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Greco che da tempo sta lavorando al progetto d’intesa con i Comuni interessati, con la Regione e con le Ferrovie dello Stato. Ha concluso il Sindaco Pio Del Gaudio che ha allargato il dibattito anche ad altri temi all’ordine del giorno, in primis il Puc (Piano Urbanistico Cittadino) proprio in questi giorni aperto al confronto con i cittadini, il mondo delle professioni e dell’associazionismo, ma anche una serie di project financing che potrebbero realizzare nuove infrastrutture di pubblico interesse, come il recupero del “buco” all’area 167, dove allocare impianti sportivi, verde e funzioni sociali con limitato impatto edilizio, attraverso la sinergia con Confcooperative. Ma il primo cittadino si è soffermato anche sulla delocalizzazione delle caserme, specie la “Amico” che ospita il Genio, l’area El Alamein, non più utilizzata per le esercitazioni dei mezzi cingolati dell’Esercito, e la stessa Caserma “Ferrari Orsi” ora sede della Brigata Bersaglieri Garibaldi, e la delocalizzazione di alcuni istituti scolastici che insistono in zone centrali e trafficate. Il dibattito, che ha visto numerosi interventi dei partecipanti all’incontro svoltosi nella sala convegno del Royal Hotel, si è concluso con un ampio approfondimento sul “nodo” del Macrico, da anni al centro di ipotesi di riutilizzo, al momento bloccate dai rilevanti costi di acquisizione dell’area dall’attuale proprietario, l’Istituto Sostentamento del Clero. Nel concludere l’incontro, il presidente di Risorse e Futuro, Andrea Della Selva, ha annunciato una serie di “focus” di approfondimento sugli importanti temi trattati.

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