Egregio Direttore, apprendo da Campania Notizie che mio fratello Raffaele sarebbe tra i promotori di una “festa del tesseramento” di Casapound qui a Orta di Atella. Non Le suoni strano se apprendo la notizia a mezzo stampa ma è notorio a chi mi è vicino e rendo pubblico che da diversi anni mio fratello Raffaele non ha rapporti diretti né indiretti sia con me che con la mia famiglia. Ma non è questo il punto giacché, come recita un vecchio adagio, i parenti non si scelgono e men che meno io mi sognerei mai di tracciare la strada a chicchessia: il libero arbitrio è appannaggio di ogni anima che sceglie il suo cammino assumendosi l’onere, soprattutto morale, delle proprie scelte. In riferimento alla notizia della nascita di una “sede” di Casapound qui a Orta di Atella, mi è necessario premettere che la storia di un movimento politico, se così si può definire, come Casapound è quanto di più lontano si possa immaginare dalla mia sensibilità personale e politica e aborro la presenza di un movimento fortemente caratterizzato da sentimenti antisemiti, xenofobi e nazionalisti nella mia città, che ancora porta ben visibili i segni delle ferite che le sono state inferte durante il ventennio fascista.

Io sono nato e cresciuto in una famiglia dai forti connotati socialisti e porto nel cuore, con gratitudine per avermene fatto dono, le storie e gli orrori che mio nonno soleva farmi della guerra, della strage dei nostri Martiri Atellani, delle deportazioni, dell’isolamento, lui che quegli anni li aveva vissuti schierandosi apertamente contro il regime di Mussolini e che ha instillato in me i semi della partecipazione politica, della battaglia per la giustizia sociale, dell’inclusione e della condivisione. 

Tutto ciò che traggo di buono da questa vicenda è l’opportunità di far memoria pubblica di quell’uomo che mi ha trasmesso i suoi valori, la cui mancanza ancora sento forte dopo tanti anni dalla sua morte e che a Orta di Atella è ancora ricordato come “Pascale ‘o partigiano”, non “un” comunista ma “IL” comunista. La ringrazio per l’attestato di stima nei miei confronti e ricordo a me stesso che Orta di Atella ha le radici ben piantate nella lotta al fascismo. La sua storia ne è pregna e sono certo che i suoi cittadini sempre ne conserveranno la memoria.

Fabio Di Micco

(Senatore Movimento 5 Stelle)

 

NOTA A MARGINE DEL DIRETTORE RESPONSABILE

Che dire? A conferma di quanto riportato nell’articolo di Campania Notizie (clicca qui) il senatore Fabio Di Micco dimostra di essere, oltre che un politico onesto impegnato per il bene della collettività, anche e soprattutto un uomo che ha basato la sua vita politica e personale sui principi democratici  dell’antifascismo e dell’uguaglianza tra i popoli. Si è formato culturalmente, come lui stesso sottolinea, in una famiglia socialista. E ha reso pubblico che da tempo ha tagliato i ponti con suo Raffaele. Che fra l’altro a quanto ci risulta è stato rappresentante di lista dei Riformisti alle ultime comune di Orta di Atella. Vabbè, ma non fa notizia. Con Ziello senior e junior tutto è possibile. Abbiamo iniziato con: che dire? Per Fabio Di Micco bastano due aggettivi: onesto e perbene. Ah, ne aggiungiamo un terzo. In questo caso il più importante: è un antifascista. Convinto.

Mario De Michele

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