Pubblichiamo le richiesta di rettifiche inviate dall’avvocato Mario Cipro per conto degli ex consiglieri comunali di Orta di Atella Salvatore Iovinello e Stanislao Cicatiello. Le precisazioni riguardano l’articolo dal titolo “Orta, inchiesta della Corte dei Conti: 250mila euro intascati indebitamente da amministratori in carica ed ex ECCO TUTTI I NOMI”, pubblicato su Campania Notizie il 29 dicembre 2016. Il legale puntualizza che i suoi assistiti hanno restituito le somme contestate dai giudici contabili. Le due rettifiche sono identiche, divergono solo nei punti concernenti il periodo durante il quale i due ex consiglieri comunali sono stati in carica.

Ecco la ricostruzione che riguarda Iovinello. “Riteniamo – si legge nella precisazione dell’avvocato Cipro – che la notizia così come pubblicata, in relazione alla posizione del mio assistito, sia del tutto infondata, e, quindi, diffamatoria nonché calunniosa. Infatti, l’articolo nel riportare la notizia che, nel periodo tra il 2006 e il 2011, alcuni attuali amministratori ed ex consiglieri hanno percepito, indebitamente, circa 250mila euro di indennità di carica ha riferito notizie non vere riguardanti il dott. Salvatore Iovinello, il cui nome e cognome figura nell’elenco evidenziato in calce al predetto articolo: “ECCO CHI HA PERCEPITO INDEBITAMENTE L’INDENNITA’ DI CARICA”, al rigo 12 dell’elenco che segue si legge: “Salvatore Iovinello: 2.162 euro”. Nell’articolo si afferma, falsamente, che il dott.. Salvatore Iovinello è tra gli ex amministratori che hanno volontariamente e indebitamente intascato soldi pubblici, non dovuti, ancora oggi non restituiti al Comune di Orta di Atella. Come si spiegherà di seguito, si tratta di affermazioni false ed infondate, dalle quali, derivano accuse diffamatorie, Infatti, ad onor del vero, il dott. Salvatore Iovinello ha ricoperto la carica di consigliere comunale dal 26.05.2006 fino al mese di maggio 2008. Sin dal primo giorno del suo mandato elettorale – sottolinea Cipro – il dott. Iovinello depositava, come suo primo atto, il C.U.D. attestante la propria situazione lavorativa e reddituale. In data 07.07.2006, con delibera di consiglio comunale, veniva determinata l’indennità di carica di consigliere nella misura di euro 279 mensili. Nella stessa delibera si evidenziava che le indennità di carica così determinate erano ridotte del 50% ai soli amministratori dipendenti pubblici. Pertanto, il dott. Iovinello facendo affidamento sulla predetta delibera di consiglio comunale, non essendo dipendente pubblico, percepiva inizialmente e, per quasi due anni, l’indennità a lui spettante per intero versando, regolarmente, sulle somme percepite un importo pari al 40% a titolo di imposte. Successivamente, a seguito di un’inchiesta della Corte dei Conti, il Comune di Orta di Atella scopriva che la delibera di consiglio comunale del 07.07.2006 era erronea nella parte in cui stabiliva la riduzione del 50% dell’indennità riconosciuta per i soli amministratori dipendenti pubblici, poiché la legge che regolamenta la materia prescrive detta riduzione per tutti i dipendenti, pubblici e non. Pertanto, solo nel febbraio del 2013 il dott. Iovinello che, in buona fede, aveva percepito l’indennità a lui spettante come consigliere comunale in virtù della delibera comunale, poi rivelatasi erronea, riceveva dal Comune di Orta di Atella una richiesta nella quale l’Ente lo invitava alla restituzione del 50% delle somme da lui percepite a titolo di indennità per la carica di consigliere comunale, in ossequio alle prescrizioni della legge disciplinante la materia. A questo punto – conclude il legale – il dott. Salvatore Iovinello provvedeva, prontamente, a protocollare presso il Comune di Orta di Atella, una richiesta di dilazione per la restituzione della somma anzidetta, che veniva regolarmente accettata dall’Ente nel mese di luglio del 2013. In ottemperanza alla concessa dilazione, contrariamente a quanto falsamente si asserisce nel vostro articolo, il dott. Iovinello ha estinto, già nel mese di dicembre 2014, il suo debito pari complessivamente ad 2.162,46 euro, contratto, non per sua colpa, con il Comune di Orta di Atella, così come attestano, inequivocabilmente, le ricevute dei bonifici regolarmente effettuati ed il certificato del 03.01.2017 rilasciato dal dirigente del Comune di Orta di Atella”.

Come dicevamo, l’avvocato Cipro ha inviato una richiesta di rettifica anche a nome dell’ex consigliere comunale Stanislao Cicatiello. Ecco il testo che rispecchia quello riguardante Iovinello. “Riteniamo che la notizia così come pubblicata, in relazione alla posizione del mio assistito, sia del tutto infondata, e, quindi, diffamatoria nonché calunniosa. Infatti, l’articolo nel riportare la notizia che, nel periodo tra il 2006 e il 2011, alcuni attuali amministratori ed ex consiglieri hanno percepito, indebitamente, circa 250mila euro di indennità di carica ha riferito notizie non vere riguardanti il dott. Stanislao Cicatiello, il cui nome e cognome figura nell’elenco evidenziato in calce al predetto articolo: “ECCO CHI HA PERCEPITO INDEBITAMENTE L’INDENNITA’ DI CARICA”, al rigo 12 dell’elenco che segue si legge: “Stanislao Cicatiello: 2.162 euro”. Nell’articolo – sostiene l’avvocato Cipro – si afferma, falsamente, che il dott.. Stanislao Cicatiello è tra gli ex amministratori che hanno volontariamente e indebitamente intascato soldi pubblici, non dovuti, ancora oggi non restituiti al Comune di Orta di Atella. Come si spiegherà di seguito, si tratta di affermazioni false ed infondate, dalle quali, derivano accuse diffamatorie, Infatti, ad onor del vero, il dott. Stanislao Cicatiello ha ricoperto la carica di consigliere comunale dal 26.05.2006 al 04.04.2008, data nella quale rassegnava le proprie dimissioni. Sin dal primo giorno del suo mandato elettorale il dott. Cicatiello depositava, come suo primo atto, il C.U.D. attestante la propria situazione lavorativa e reddituale. In data 07.07.2006, con delibera di consiglio comunale, veniva determinata l’indennità di carica di consigliere nella misura di euro 279 mensili. Nella stessa delibera si evidenziava che le indennità di carica così determinate erano ridotte del 50% ai soli amministratori dipendenti pubblici. Pertanto, – continua il legale – il dott. Cicatiello facendo affidamento sulla predetta delibera di consiglio comunale, non essendo dipendente pubblico, percepiva inizialmente e, per quasi due anni, l’indennità a lui spettante per intero versando, regolarmente, sulle somme percepite un importo pari al 40% a titolo di imposte. Successivamente, a seguito di un’inchiesta della Corte dei Conti, il Comune di Orta di Atella scopriva che la delibera di consiglio comunale del 07.07.2006 era erronea nella parte in cui stabiliva la riduzione del 50% dell’indennità riconosciuta per i soli amministratori dipendenti pubblici, poiché la legge che regolamenta la materia prescrive detta riduzione per tutti i dipendenti, pubblici e non. Pertanto, solo nel febbraio del 2013 il dott. Cicatiello che, in buona fede, aveva percepito l’indennità a lui spettante come consigliere comunale in virtù della delibera comunale, poi rivelatasi erronea, riceveva dal Comune di Orta di Atella una richiesta nella quale l’Ente lo invitava alla restituzione del 50% delle somme da lui percepite a titolo di indennità per la carica di consigliere comunale, in ossequio alle prescrizioni della legge disciplinante la materia. A questo punto, il dott. Stanislao Cicatiello provvedeva, prontamente, a protocollare presso il Comune di Orta di Atella, una richiesta di dilazione per la restituzione della somma anzidetta, che veniva regolarmente accettata dall’Ente nel mese di luglio del 2013. In ottemperanza alla concessa dilazione – conclude l’avvocato Cipro – contrariamente a quanto falsamente si asserisce nel vostro articolo, il dott. Cicatiello ha estinto, già nel mese di febbraio 2014, il suo debito pari complessivamente ad 2.162,46 euro, contratto, non per sua colpa, con il Comune di Orta di Atella, così come attestano, inequivocabilmente, le ricevute dei bonifici regolarmente effettuati ed il certificato del 03.01.2017 rilasciato dal dirigente del Comune di Orta di Atella”.

NOTA A MARGINE DEL DIRETTORE RESPONSABILE

Ad onor del vero l’articolo a mia firma presenta una sola inesattezza che riguarda la restituzione dei soldi percepiti da Salvatore Iovinello e Stanislao Cicatiello. Erroneamente, ma in totale buona fede, ho riportato che i due ex consiglieri comunali non hanno restituito le somme non spettanti, come giustamente precisa l’egregio avvocato Mario Cipro, a nome di Iovinello e Cicatiello. Ma è altrettanto vero che per il resto l’intero contenuto dell’articolo è fondato e corrisponde a verità. Basta leggere l’istruttoria che l’allora segretario generale del Comune di Orta di Atella, su delega della Corte dei Conti e sulla base della relazione redatta da un avvocato incaricato dal Comune, ha prodotto all’amministrazione comunale dell’epoca. Come conferma lo stesso legale di Iovinello e Cicatiello, c’è stata un’inchiesta della Corte dei Conti per ottenere la restituzione dei soldi percepiti “indebitamente” (così è scritto nella relazione dell’ex segretario generale) da 13 consiglieri comunali nel periodo 2006-2011. Per una mera, seppur grave (non ho alcuna difficoltà ad ammetterlo) disattenzione, dovuta alla complessità di una vicenda che copre un ampio arco temporale e che non si è ancora conclusa, non ho rimarcato che Iovinello e Cicatiello hanno restituito i soldi dimostrando senso di responsabilità e rispetto del ruolo istituzionale svolto. Ma, ripeto, tutti gli altri aspetti denunciati nell’articolo sono documentati e veritieri. Per questo, a scanso di qualsiasi equivoco su un presunto attacco personale, pubblichiamo volentieri la rettifica dell’avvocato Cipro. Siamo convinti infatti che sia sbagliato e controproducente fare di tutta l’erba un fascio, attribuendo ad ex amministratori, come nel caso di Iovinello e Cicatiello, colpe che non hanno. E’ giusto che i nostri lettori siano messi a conoscenza da noi stessi di qualche (per fortuna rara) inesattezza che, ribadiamo, non intacca la “sostanza” dell’articolo. Noi di Campania Notizie cerchiamo ogni giorno e con il massimo sforzo di fornire sempre un’informazione corretta. E continueremo a farlo.

Mario De Michele

 

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