“Non ho nulla da commentare, nel senso che la Corte dei conti e la Guardia di Finanza fanno il loro lavoro e il loro dovere, ed é bene che lo facciano. Per parte nostra, io quindici giorni fa ho firmato l’ultimo atto di questa vicenda che è l’atto di sfratto. Ho concesso un massimo di tre mesi, al termine dei quali, se gli alloggi non verranno liberati interverrà la forza pubblica. Ho mandato questi atti al prefetto e al questore. Stiamo parlando di 11 alloggi”. Così Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta, in merito alla conclusione delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza per conto della procura della Corte dei Conti sugli alloggi a prezzi di favore per gli inquilini della Reggia di Caserta. “Stamattina – ha spiegato il direttore della Reggia a margine della seconda edizione degli Stati Generali del Turismo in corso nel museo ferroviario di Pietrarsa – ho avuto notizie dalla stampa che si sono concluse le indagini, perché a me direttamente nessuno ha notificato nulla. Per noi è una storia finita – ha aggiunto – una vicenda che si è aperta molti anni fa. Io più che dare un ultimatum e chiedere alla forza pubblica di intervenire e informare il prefetto non posso fare. Sono convinto che adesso finalmente hanno capito che devono andarsene, e se ne andranno, le leggi vanno rispettate e noi lo abbiamo fatto. Sulle procedure mi sono anche consultato con l’Avvocatura di Stato. Entro l’estate si chiude, è una storia già scritta quella che ci attende. La vicenda giudiziaria avrà il suo corso”. Quanto al futuro degli alloggi una volta liberati, Felicori ha le idee chiare: “Avrei voglia di vederli, ma il grosso, gli appartamenti del cosiddetto Villaggio dei Liparoti, che è dentro il parco ma con una sua autonomia, mi piacerebbe aggiungerli come posta del bando per l’ostello-studentato degli ex passionisti”.


 

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