CASERTA – Domani 16 maggio sanità day, manifestazioni in tutte le province Campane; dopo la catena umana del 20 aprile scorso sotto la sede della Regione a S.Lucia l’appuntamento è davanti le prefetture delle 5 province. A Caserta sindacati e operatori incontrano i cittadini davanti la sede della prefettura:

il tema principale è quello della garanzia dell’assistenza, la tutela della garanzia dei LEA (livelli essenziali di assistenza). “La presenza sul territorio delle forze sociali e degli operatori della sanità, – afferma il consigliere regionale Pdl Angelo Polverino – va letta come un segnale positivo e può essere accolta come elemento di riflessione in sede politico-istituzionale; infatti a fronte del grande senso di responsabilità di coloro che concretamente assicurano il funzionamento del sistema salute in Campania e dell’impegno del governo regionale, è comunque opportuno un ragionamento delle Istituzioni regionali, sulle criticità di sistema non ancora risolte e soprattutto su come affrontarle. Soprattutto rispetto all’area tematica del personale e dei servizi essenziali va contrastata la linea del governo nazionale di un contenimento di spesa fondato sul blocco del turn over ad oltranza ovvero sull’esclusiva riduzione numerica dei professionisti che assicurano i Livelli Essenziali di Assistenza”.

“A causa del blocco del turnover, le strutture ospedaliere e territoriali di Caserta sono in grave sofferenza; i pensionamenti avvenuti negli ultimi anni – dice Polverino – hanno ulteriormente aggravato le carenze nelle dotazioni organiche delle strutture assistenziali, che già vedono la presenza nelle dotazioni di oltre 500 “operatori precari” della dirigenza medica e del comparto per i quali è indispensabile prioritariamente la regolarizzazione”. “Siamo in una fase delicata per il governo regionale; il governo nazionale ha bloccato il riparto del fondo sanitario nazionale e c’é il rischio che la scure dei tagli alla spesa pubblica si abbatta sulla salute dei cittadini. Razionalizzare l’utilizzo delle risorse non può tradursi in ‘tagli lineari di spesa’ che di fatto rappresentano non certo riorganizzazione dei servizi ma riduzione dell’assistenza sanitaria con abbassamento dei LEA. Occorre un’unità delle forze istituzionali e sociali della Campania affinché il governo nazionale tenga in considerazione le priorità dei cittadini campani”, conclude Polverino.

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