CASERTA – L’ipotesi di realizzazione un sito di stoccaggio nell’area Lo Uttaro a Caserta, tornata pericolosamente concreta dopo il varo del decreto della giunta Caldoro, ha fatto di nuovo alzare il livello di guardia tra gli ambientalisti, i comitati civici e i cittadini del capoluogo e dei comuni limitrofi.

Nei giorni scorsi il sindaco Pio Del Gaudio è finito nel mirino per la mancata presentazione del ricorso contro la decisione dell’esecutivo regionale. Ma è stato proprio il primo cittadino, nel corso del consiglio comunale, a illustrare le decisioni del comune presentando una relazione che ricostruisce la vicenda e contiene anche il provvedimento con cui l’amministrazione casertana si oppone al decreto regionale.

Ecco il testo integrale “Con nota n°2011.047865 del 17/6/2011 il Settore Provinciale Ecologia di Caserta della Giunta Regionale della Campania procedeva all’indizione di una Conferenza dei Servizi per il 21/07/2011 per l’esame dell’istanza per l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera ex art. 269 del DLgs. 152/06 e ss. mm. ii. e per l’approvazione del progetto ed autorizzazione alla realizzazione dell’impianto adibito a stoccaggio e trattamento dei rifiuti non pericolosi, stoccaggio di rifiuti pericolosi, nonché per l’autorizzazione all’esercizio delle operazioni R13, R12, R3, R4, presentata dalla New Ecology S.r.l. relativamente ad un impianto ubicato nel Comune di Caserta in Via Edison Loc. Lo Uttaro. A detta Conferenza venivano invitati: Provincia di Caserta; Comune di Caserta; ASL CE1; ARPAC di Caserta; New Ecology. Il Settore Ecologia ed Ambiente del Comune di Caserta con nota n° 55525 del 05/07/2011 esprimeva “parere negativo” in merito all’istanza di cui sopra in quanto dal controllo della documentazione allegata al progetto risultava che la New Ecology S.r.l. era sprovvista del prescritto decreto di classificazione di industria insalubre e della richiesta di classificazione. La Conferenza dei Servizi nella seduta del 21/07/2011, pur in presenza del parere negativo espresso sul procedimento in epigrafe dal Comune di Caserta, esprimeva , inopinatamente e contro ogni normale prassi, parere favorevole all’istanza avanzata dalla New Ecology S.r.l. con prescrizione dell’acquisizione del decreto di classificazione d’industria insalubre prima dell’inizio delle attività Il Decreto Dirigenziale n.193 dell’11/08/2011 pubblicato sul B.U.R.C. n. 54 del 16 agosto 2011 , ed acquisito dal Comune di Caserta il 30/08/2011, l’Area generale di Coordinamento n°5-Ecologia della Regione Campania autorizzava la New Ecology S.r.l. alla realizzazione ed alla gestione del sito di stoccaggio per rifiuti pericolosi e di stoccaggio e trattamento per rifiuti non pericolosi in Via Edison loc. Lo Uttaro nel Comune di Caserta. Con nota n°73454 del 22/09/2011 il Sindaco del Comune di Caserta chiedeva all’Assessore all’Ambiente della Regione Campania la sospensione in autotutela del Decreto n°193/2011. Con nota n°734097 del 29/09/2011 il Settore Provinciale Ecologia di Caserta della Giunta Regionale della Campania comunicava che non poteva accogliere la richiesta di revoca del decreto n°193/2011 non ricorrendone i presupposti: difatti per l’area oggetto dell’intervento, pur essendo inserita nel S.I.N. ( Sito di bonifica di Intereresse Nazionale), non esiste alcun Piano di Caratterizzazione e pertanto l’iter amministrativo seguito dalla Regione Campania era ritenuto dalla stessa perfettamente ossequioso della vigente normativa in materia. Con atto n°1226 del 28/09/2011 il Dipartimento del Consiglio della Provincia di Caserta proponeva l’attivazione di un Tavolo Tecnico di confronto fra Regione, ARPAC, ASL, Comune di Caserta e Provincia di Caserta per la revoca del Decreto n°193/2011 e l’istituzione di un vincolo urbanistico – ambientale nell’area in epigrafe; Pertanto, in considerazione dell’assurdità dell’Autorizzazione Regionale di cui trattasi alla realizzazione di un impianto in contraddizione con il programma di Bonifica dell’Area Vasta Lo Uttaro ed in contrasto con le caratteristiche del sito stesso, il quale mostra incompatibilità strutturale essendo già ampiamente inquinato, il Comune di Caserta conferiva incarico all’Avvocato Renato Labriola per la proposizione di un ricorso avverso il Decreto della Regione Campania n°193/2011. In data 03/11/2011 veniva depositato al T.A.R. Lazio Ricorso per l’annullamento del Decreto della Regione Campania n°193/2011, del Verbale della Conferenza dei Servizi del 21/07/2011 e dei relativi pareri in esso richiamati; Detto ricorso individua ben 9 motivi tesi alla dimostrazione dell’illegittimità degli atti sopraindicati, riferiti in particolare: Mancato rilascio del Decreto di Industria Insalubre; Mancata convocazione alla Conferenza dei Servizi del 21/07/2011 degli altri Comuni confinanti con il sito (Maddaloni, San Nicola la Strada, San Marco Evangelista); Vicinanza del sito ad un SIN (Sito di bonifica d’Interesse Nazionale) oggetto di un intervento già finanziato di Caratterizzazione e successiva Bonifica; Mancata acquisizione della V.I.A. (Valutazione d’Impatto Ambientale); Avvenuta revoca del parere favorevole della Provincia di Caserta alla C. di S. di cui sopra; Mancato rispetto della Delibera della Giunta Regionale della Campania n°682 del 08/10/2010 tesa alla bonifica dell’area interessata”.

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