Gennaro Colella abbandona la maggioranza e aderisce a Orta al Centro. Pochi giorni fa il consigliere comunale ha preannunciato a Italia Notizie di essere in “standby”. “Non condivido gli atteggiamenti di alcuni esponenti della squadra di governo”, aveva dichiarato. E probabilmente è stato il “modus operandi” del sindaco Antonino Santillo a spingerlo a intraprendere un nuovo percorso politico-consiliare. “Dopo una attenta e profonda riflessione politica – afferma Colella tramite una nota -, preso atto che il progetto del 2023, quello della cosiddetta “pace sociale” è chiaramente fallito, ho maturato la decisione di lasciare la maggioranza consiliare. La mia intenzione infatti è quella di vivere da protagonista e contribuire anche personalmente, fin dalle prime fasi, alla costruzione di un nuovo progetto politico che possa rappresentare un’alternativa credibile all’attuale maggioranza consiliare. Ho subito personalmente sulla mia pelle e su quella dei miei familiari – osserva Colella – la fine di questa fantomatica “pace sociale” che come un uragano ha spazzato via anni di sacrifici personali e prima ancora dei miei genitori. Loro non lo meritavano. Rinnovo la mia stima e la mia amicizia a chi mi è stato vicino nei momenti difficili”.
Come già ribadito nella precedente intervista alla nostra testata, Colella ringrazia Giuseppe Massaro per il suo pieno sostegno. Stavolta non lo cita direttamente, ma il suo sincero “grazie” è rivolto al presidente dell’assise. Il consigliere traccia il suo futuro cammino. “Politicamente più volte ho chiesto direttamente al sindaco, un cambio di passo e l’assunzione di scelte più coraggiose. Considero questa mia scelta politica un sussulto di orgoglio. Aderisco quindi al gruppo consiliare di Orta al Centro, di cui condivido le battaglie politiche per la città e le tante istanze propositive e operative, riconoscendo nella consigliera Mena Capasso, persona operativa e disponibile, la mia capogruppo. Con l’intero movimento politico e tutto il gruppo di opposizione – conclude Colella – affronterò le future sfide che ci attendono esercitando meglio le mie prerogative di consigliere comunale. Costruiremo un’alternativa credibile all’attuale maggioranza per far sì che Orta possa ritornare a splendere ed essere un paese maggiormente vivibile”.

Dunque, il movimento capitanato dall’ex sindaco Andrea Villano recupera un consigliere, dopo l’addio di Pasquale Lamberti, e la coalizione di Santillo e Massaro perde un pezzo importante. All’indomani del civico consesso sul bilancio di previsione si è palesata la frattura con altri due membri dell’assise: Francesco Lettieri e Antonio Chianese, assenti alla seduta assieme a Colella. Gli strumenti contabili sono passati grazie al via libera di soli 8 consiglieri su 16. Decisivo il voto del sindaco. Nei confronti del duo Lettieri-Chianese la maggioranza ha ugualmente adottato, almeno per ora, la linea della fermezza: “Nessuno se li piange”. Ma non è escluso che Santillo e Massaro, pur di non mollare l’osso, possano abbassarsi i pantaloni per farli rientrare. I numeri sono risicatissimi. In 18 mesi l’amministrazione ha perso il sostegno di 8 consiglieri, la metà dell’assemblea. Di chi la colpa? Ovviamente della fascia tricolore e del timoniere del civico consesso che hanno avviato un furibondo gioco al massacro contro le voci critiche, a partire da Orta al Centro passando per Scelta Civica per finire con Fare Democratico per Orta Verde.
È durata appena un anno e mezzo la luna di miele nella maggioranza. Sul piano gestionale un totale disastro. Nel frattempo sul versante sentimentale sono sbocciati nuovi imponderabili amori. Ma la “Love Boat” naviga in acque agitate. Assomiglia sempre più al Titanic. Lasciamo l’amministrazione per atterrare sul terreno filosofico della “Critica del giudizio” di Kant. Com’è possibile invaghirsi di uno scimpanzé vestito da uomo? L’amore sarà pure cieco. Ma a tutto c’è un limite. Non si tratta soltanto di bruttezza animalesca, c’è un “anello mancante” nella linea evolutiva. Così si spiega il feeling parallelo con un “alce irlandese”, cervo dalle corna enormi. Tra bestie si capiscono. Adesso si comprende perché in uno dei recenti documenti programmatici approvati in assise è prevista la nascita di uno zoo ad Orta di Atella.
Mario De Michele