“Mi ha colpito che il presidente del Senato Ignazio La Russa domani si recherà a Praga a rendere omaggio a Jan Palach che è sicuramente un eroe della libertà ma ci sono altri 364 giorni all’anno per farlo”. Lo ha detto il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, al telefono con l’ANSA commentando i programmi per il 25 aprile del presidente del Senato. “Domani nel Paese dove c’è stato l’eccidio delle Fosse Ardeatine o l’eccidio di Marzabotto o di Sant’Anna di Stazzema sarebbe stato più logico portare un fiore lì”, ha concluso. “Siamo in una situazione surreale dove il presidente del Senato ha detto quello che ha detto prima su via Rasella e poi sulla Costituzione, a questo si aggiungono le non dichiarazioni sul fascismo della premier Giorgia Meloni da quando si è insediata. Nell’anniversario della marcia su Roma non ha detto una parola e ha proseguito nel suo silenzio sui temi del fascismo”, ha sottolienato Pagliarulo. Alla vigilia del 25 aprile il presidente dell’Anpi auspica che dal partito di Giorgia Meloni e dai suoi esponenti nel governo “si compia una chiara e irreversibile dissociazione dalla storia e dalla cultura politica del Ventennio che ha provocato enormi danni all’Italia”. Secondo Pagliarulo “è evidente che c’è una riserva” a parlare di questi temi da parte dei dirigenti di Fratelli d’Italia che provengono da una storia politica legata indirettamente o direttamente al Movimento sociale italiano.

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