Vietare le vendeti allo scoperto ”va bene ma non basta”. Ne’ convinto Mario Baldassarri, economista ed ex viceministro dell’Economia. ”E’ come usare l’aspirina per abbassare la febbre. Le vendite allo scoperto -spiega all’ADnkronos- sono il massimo della speculazione. Vietarle va bene ma non basta. La speculazione approfitta della malattia. E’ come un avvoltoio. Va bene tagliargli le unghie ma serve ben altro”. Per Baldassarri, dunque, l’unica soluzione e’ quella di mettere in sicurezza i conti e avviare la ripresa. ”Occorre -spiega- un percorso vero e solido che porti ad azzerare il deficit nel 2014 cominciando dal 2012. Naturalmente sarebbe meglio se su tale progetto ci fosse un consenso ampio delle forze politiche con il coinvolgimento delle opposizioni”. Anche perche’, ad avviso dell’ex viceministro, tra le cause della speculazione che venerdi ha colpito la borsa italiana vi e’ anche ”l’inadeguatezza della manovra varata”. ”I mercati -spiega- l’anno letta e si sono accorti che nel 2014 non si raggiunge il pareggio e che ci sono 17 mld di tagli o aumenti di tasse affidati alla delega sulla riforma fiscale non definiti. Inoltre la manovra ha una composizione che produce effetti recessivi di freno sull’economia. Mentre -conclude- occorre rigore ma anche cerscita, senza la quale ogni obiettivo di risanamento diventa fragile”.

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