“Importanti i progressi dell’Europa negli ultimi mesi. L’impegno del G20 è per la crescita e l’occupazione”. Si conclude con un comunicato articolato, il summit messicano, che lancia l’allarme sul prezzo del petrolio. Sull’ulteriore finanziamento del Fondo monetario, c’è un rinvio:

“I paesi dell’eurozona esamineranno la forza del loro strumenti anti crisi in marzo” e questo “sarà essenziale per la considerazioni in corso sull’aumento delle risorse dell’Fmi”. “La ripresa globale continua a essere modesta, le aspettative di crescita per il 2012 sono moderate” e i rischi al ribasso continuano a essere alti”. Ma la situazione resta caratterizzata da “problemi strutturali, squilibri globali e un persistente gap tra le economie avanzate e i mercati emergenti”. La volatilità dei mercati finanziari è diminuita ma resta “in generale elevata e siamo impegnati a ridurre ulteriormente i rischi al ribasso”. L’interesse degli investitori stranieri sui titoli di stato italiani sta tornando. Lo hanno affermato sia il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che il vice ministro Vittorio Grilli alla conferenza finale del G20. “Sono titoli che rendono abbastanza bene e sono sicuri” ha spiegato Visco. E, dice ancora Visco, si attende una partecipazione importante delle banche italiane alla seconda tranche di finanziamento della Bce. Questo “servirà a consentire di mantenere il credito all’ economia” attraverso impieghi e investimenti ma anche “titoli di stato”. . All’interno del G20, il tema delle agenzie di rating è “cruciale”: il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha riferito che la loro attività “è stata tanto insoddisfacente soprattutto per gli Usa che ha eliminato l’utilizzo del rating nelle attività di regolamentazione”. Allo stato attuale, se ne sta discutendo anche perché “è difficile sostituire i rating con elementi diversi per valutare la qualità del credito concesso”.

 

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