Il Terzo Polo non e’ morto. Lo assicura in un’intervista alla “Stampa”, il presidente di Api Francesco Rutelli, che va controcorrente rispetto all’analisi del voto amministrativo fatta da Pier Ferdinando Casini, a parere del quale il Terzo polo non e’ riuscito a ‘sfondare’ al centro. “Per sfondare -obietta Rutelli- bisogna almeno presentarsi alle elezioni. Non si puo’ prima evitare di presentare il Terzo Polo e poi osservare che e’ andato maluccio. Intanto, dove si e’ presentato, in formazione civica e unitaria, e’ andato bene (vedi Genova con Musso)”.

Ma Casini andra’ a destra? “Tenderei a escluderlo. Lei vede all’orizzonte la rinascita di un centrodestra moderato e liberale?”, risponde Rutelli con una domanda. Tuttavia, aggiunge il leader di Api, “una critica a Casini debbo farla. Non credo che questo movimentismo sia razionale. Riassumiamo: l’Udc ha dichiarato il suo azzeramento; non e’ la prima volta che annuncia cambi di nome, dalla Costituente di Centro al tesseramento per il partito della Nazione, ma restando grosso modo com’era prima”. “Capisco la scontentezza di Casini. Pero’ noi gli abbiamo dato un leale ed ampio mandato, con cui ha condotto – assai bene, a mio avviso, anche se forse con sovraesposizione mediatica – anche le ultime elezioni. Con chi se la prende?”. Rutelli spiega di aver parlato con Fini e aggiunge che l’idea del Terzo polo e’ ancora valida. “Concordiamo che il progetto non debba finire in soffitta e che non sarebbe serio farlo via comunicati stampa (…) direi che una stagione si e’ conclusa e occorre spalancare le porte a nuove persone. Del resto, qui possiamo essere piu’ utili noi politici di lunga esperienza. Occorre un nome per il nostro Polo; ho raccolto 4 buone idee di simboli e denominazioni, ma nell’ultimo anno sono rimaste in freezer”.

 

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