Dopo cinque mesi di dibattito, la maggioranza approva il disegno di legge sul testamento biologico. E lo fa tra le “necessità di legiferare” evidenziate dal centrodestra, e tra le polemiche espresse da tutta l’opposizione. La Camera ha dato il via libera, con alcune modifiche, al provvedimento licenziato dal Senato nel marzo del 2009.

E’ ora necessario un ultimo passaggio a palazzo Madama, prevedibilmente in autunno in cui l’iter del ddl non dovrebbe comunque incontrare difficoltà. Ma dal Pd ai radicali, l’opinione sul ddl è univoca e negativa. Tredici deputati Pd non hanno partecipato alla votazione, perché sulla materia “è sbagliato legiferare”. E il commento di Beppino Englaro, papà di Eluana, è emblematico: “Si tratta di una legge incostituzionale”, dice Englaro, “che va nella direzione opposta rispetto ai principi costituzionali. L’autodeterminazione terapeutica non può incontrare un limite anche se ne consegue la morte, che non ha niente a che vedere con l’eutanasia. Nessuno, nè lo Stato nè un medico può disporre della salute di un cittadino”.

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