La maggioranza dice no ad un governo di ”ammucchiata”. E’ questa la posizione emersa, a quanto raccontano alcuni presenti, nel corso del vertice tra il premier Silvio Berlusconi e Umberto Bossi insieme allo stato maggiore piddiellino e del Carroccio riunito questa sera a palazzo Grazioli.

Berlusconi, sempre a quanto raccontano alcuni presenti, avrebbe ascoltato i ragionamenti sia dei lumbard che dei dirigenti del Pdl ribadendo che dopo la fine del suo governo l’unica strada resta quella delle elezioni anticipate. I dirigenti piddiellini non avrebbero pero’ chiuso la porta all’ipotesi, sempre nel rispetto del mandato elettorale, di affidare l’eventuale prosecuzione della legislatura ad un esponente del centrodestra. I nomi in pole position restano sempre quelli di Gianni Letta e Angelino Alfano. Il progetto pero’, a quanto raccontano dal Pdl, avrebbe incontrato il no del Carroccio cosi’ come la contrarieta’ dell’Udc. Il premier invece non avrebbe chiuso la porta all’ipotesi di fare un passo indietro a favore di uno dei due big del centrodestra a patto pero’ che la maggioranza sia allargata. Anche perche’, spiegano le stesse fonti, nei confronti del presidente della repubblica Giorgio Napolitano occorre mantenere la correttezza per cui un eventuale governo guidato da un leader del centrodestra deve poter contare su numeri solidi il che presuppone non solo il via libera della Lega Nord ma anche il consenso del terzo polo.

 

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