Che casino. Sembra la tela di Penelope. Quello che è vero la mattina è smentito la sera. E intanto il tempo passa e se ne va. Con Antonino Santillo che non sa che pesci prendere. Era già tutto previsto. Il neo sindaco ha conquistato la fascia tricolore ma ha perso in partenza quella di capitano della squadra di governo. La mancanza di leadership si sente, eccome. Dopo quasi un mese dalle elezioni il varo della giunta è ancora un puntino lontano perché il primo cittadino non comanda nemmeno a casa sua. Il sindaco vero Gianfranco Piccirillo, promotore di Orta Democratica, ha estratto dal cilindro la cognata Annalisa Cinquegrana: “Deve entrare nell’esecutivo!”. Come un cagnolino di compagnia Santillo ha scondinzolato in cerca coccole. Piccolo problema: ci rimetterebbe le penne la lista Fare Democratico per Orta Verde di Nando D’Ambrosio. Un’oscenità politica. Orta Democratica esprime già il sindaco ed è la grande sconfitta alle amministrative. Come può pretendere di accaparrarsi altre poltrone? Solo un pesciolino di cannuccia come Santillo avrebbe avallato la proposta indecente di Piccirillo. A dimostrazione della sua totale sudditanza. Il fatto che l’ex dem è ancora lì a dare le carte è una Caporetto per la classe dirigente ortese. Un ritorno al passato che ruba, per l’ennesima volta, il futuro della città. Eppure tutti gli alleati, o quasi, assistono con le braccia conserte a questo scempio. Servirebbe uno scatto di reni. Ma è una pia speranza. Ognuno pensa a coltivare il proprio orticello. Allora lunga vita a Piccirillo. La nascita della nuova amministrazione comunale è già un aborto. Il buongiorno si vede dal mattino. All’orizzonte solo nuvoloni neri. Poveri cittadini, che peccato hanno fatto! Condannati a morte dal boia Piccirillo che negli anni del cemento vestiva con abiti da duemila euro con la consorte che esibiva borse griffate Louis Vuitton. Poi scialacquamento e indebitamento. Chi ne pagherà le spese? La gente, ovvio. Chissà quale malefico stregone ha lanciato questa maledizione su Orta di Atella?

Rewind alla giunta. È tornato il sereno dentro Orta al Centro. Il gruppo dell’ex sindaco Andrea Villano ha superato la burrasca scatenata da Mena Capasso, ostile all’eventuale ingresso di Anna Gaudino nel team di governo. La prima dei non eletti fa parte della rosa di nomi in pole. Tutto dipenderà dalle quote rosa. In prima linea ci sono l’avvocato Andrea Villano, cugino omonimo dell’ex primo cittadino, e Ciro Palladino. Rientrati anche i dissapori con Pasquale Lamberti che per senso di responsabilità non ha insistito per ottenere la carica di presidente dell’assise. Se Orta al Centro dovrà indicare una donna sarà la volta di Gaudino. All’avvocato Villano la delega di vicesindaco. Coraggio punta su due maschietti: il jolly Tonino Russo e Pasquale Pellino. Due prime scelte. Il timone di capo del civico consesso sarà affidato a Giuseppe Massaro di Orta sul Serio, il più votato in assoluto. Qui cominciano i problemi. Resta libera una sola casella. Per logica politica spetterebbe ai dambrosiani. Fare Democratico per Orta Verde ha incassato un ottimo risultato elettorale. E propone una coppia di nomi di qualità: Sonia Cicatiello, avvocato e moglie di Nando D’Ambrosio, oppure Anna Silvestre, anche lei avvocato. Una soluzione appoggiata da Orta al Centro. Ma c’è da far fuori il guastafeste Piccirillo. Come detto, vuole imporre la cognata. Santillo lo dovrebbe riportare a miti consigli. Il sindaco però non ha voce in capitolo. Nella partita della giunta è in tribuna. Uno spettatore impotente. Non può nemmeno tifare altrimenti lo prendono a pedate. Se Piccirillo piazza Cinquegrana Fare Democratico per Orta Verde resterà a bocca asciutta. Un’ipotesi che indurrebbe la lista a prendere le distanze del neo sindaco. Poi ci sono i fratelli Arena che siamo noi. Hanno già consumato una decina di suole di scarpe nell’andirivieni dalla casa comunale. Ogni santo giorno vanno a piangere da Santillo per non rimanere a mani vuote. Poveretti. Fuori dai giochi anche Eduardo Indaco. Il gallo con il fiocco (tradizione Riso Blond) ha alzato la cresta per rientrare dalla finestra del pollaio dopo essere uscito dai battenti principali. Nota a margine: il primo consiglio comunale dovrebbe tenersi il 15 giugno. Per sabato prossimo è atteso il triplice fischio finale del match sull’esecutivo. Riuscirà Santillo nell’impresa? Chiedere a Piccirillo.

Velvet Underground

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui