Chi figlio. E chi figliastro. Per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Gaudino le associazioni locali non sono tutte uguali. Ci sono quelle di serie A come la Think Jazz, che ha ottenuto un contributo di 1.500 euro per organizzare l’ottava edizione del festival. E quelle di serie B, cioè tutte le altre alle quali è stato soltanto concesso il patrocinio morale (0 euro) per promuovere la loro attività. Oltre allo stanziamento economico l’associazione “Think Jazz”, rappresentata legalmente da Antonio Mozzillo, fratello dell’ex sindaco Giuseppe Mozzillo (in prima linea a sostegno di Gaudino alle comunali), ha risparmiato i soldi del pagamento della Tosap (tassa per l’occupazione del suolo pubblico) e quelli per il servizio d’ordine, svolto dai vigili urbani, costato al Comune gli straordinari spettante ai caschi bianchi per aver operato oltre il consueto orario di lavoro. Insomma, la Think Jazz ha direttamente e indirettamente risparmiato attorno ai 5mila euro. Peraltro la manifestazione è costata cara anche ai cittadini. Piazzetta del Rosaria era off-limits e per accedervi bisognava pagare i soldi del biglietto dei concerti andati in scena gli scorsi 5, 6 e 7 agosto. Otto euro per un biglietto, 20 euro per tre ingressi. Sia chiaro, si è trattato di una bella iniziativa, artisticamente di alta qualità. Ma i conti non tornano se paragoniamo il trattamento ricevuto dal Comune dalle altre associazioni locali. Facciamo qualche esempio. Con la delibera n. 61 del 26 maggio l’esecutivo di centrosinistra ha concesso il patrocinio alla manifestazione in onore di San Salvatore da Horta”. Patrocinio morale. Cioè senza alcun contributo economico. Idem per la manifestazione Aversa Pride 2022. Patrocinio morale, cioè gratuito, deliberato il 9 giugno (atto n. 66). Nello stesso giorno con delibera n. 65 la giunta ha concesso il patrocinio morale (0 euro) per la manifestazione sportiva di arti marziali. La stessa sorte è toccata ai promotori della rassegna Giovani musicisti atellani. L’amministrazione comunale ha aderito con un “semplice” patrocinio morale con la delibera n. 71 del 23 giugno. Anche per il Comitato San Massimo l’esecutivo griffato Gaudino non ha sborsato un euro. Solo il patrocinio morale. Stessa cosa per l’associazione Bambini speciali. In pratica su sette patrocini concessi dal Comune soltanto uno prevedeva il contributo economico, quello stanziato all’associazione Think Jazz. La domanda nasce spontanea: in base quale principio il sodalizio del fratello dell’ex primo cittadino Mozzillo ha ottenuto i soldi mentre ben sei associazioni sono rimaste a bocca asciutta? I più maliziosi dicono che la scelta sia stata dettata da motivazioni politiche. Sarà vero? Fatto sta che c’è stato una disparità di trattamento tra le associazioni di Orta di Atella. Chi figlio. E chi figliastro.

Mario De Michele

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