È finita sulla scrivania della Corte dei Conti la mancata riscossione del ruolo tributi 2018. Come riportato da Italia Notizie a rischio prescrizione ci sarebbero circa 3,5 milioni di euro. Si tratta di numeri non ancora ufficiali. È in corso infatti la ricognizione avviata dall’amministrazione comunale per accertare il quantum e le eventuali responsabilità. L’incarico di fare il punto della situazione è stato affidato all’ufficio legale dell’ente di via Petrarca. Da quanto emerso finora l’Imu, pari a circa 70mila euro, non sarebbe più esigibile. Non sarebbe stata riscossa nei 5 anni successivi al 2018. Sulla mancata riscossione della Tari, che ammonta a circa 2,5 milioni, la matassa è più ingarbugliata. Da un primo accertamento sembrerebbe che le cartelle siano state inviate in tempo. Ma il condizionale è d’obbligo. Non è facile ricostruire con precisione l’intera vicenda perché sono quattro i soggetti che nel corso del tempo si sarebbero dovuti occupare, in periodi diversi, della riscossione delle tasse. Da un primo accertamento fino al 30 giugno 2023 sarebbe la Sogert a doverne rispondere. Da luglio a ottobre dello stesso anno la competenza sarebbe passata all’area Economico-Finanziaria del Comune. Poi la riscossione dei tributi, per i ruoli pregressi e per l’ordinario, è stata affidata alla società Erarium. Ma non finisce qui. Il primo settembre 2023 l’ente dichiara il dissesto. Nel novembre si insedia l’Organismo straordinario di liquidazione, competente dei crediti e dei debiti dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2022. Insomma ci potrebbero essere responsabilità diffuse sulla mancata riscossione del ruolo 2018. Come detto, l’introito dell’Imu di circa 700mila euro è orami perso per prescrizione. Qualora anche le bollette della Tari non fossero state inviate in tempo “l’ammanco” per le casse comunali salirebbe alla stratosferica cifra di circa 3 milioni e 200mila euro. Una batosta per i già disastrati conti pubblici. Da qui la comunicazione inviata dai revisori ai giudici contabili che dopo la ricognizione definitiva dell’ufficio legale del Comune avranno l’ultima parola sull’individuazione dei responsabili e su eventuali procedimenti per danno erariale. Sul piano finanziario incombe inoltre l’ombra dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Entro il prossimo 6 maggio l’amministrazione comunale dovrà inviare alla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali gli accorgimenti previsti dalle prescrizioni sullo strumento contabile approvato in assise. Ben 43 pagine. È vero che si tratta perlopiù di produrre una serie di documentazione a supporto delle voci di entrata e uscita previste nel bilancio, ma è comunque una grossa mole di lavoro. La funzionaria Maria Marsilio dovrebbe tornare in servizio lunedì prossimo dopo una settimana di assenza giustificata. Un’altra incognita. Se il settore Economico-Finanziario dovesse restare senza responsabile anche nei giorni successivi l’incarico di rispondere alle prescrizioni spetterebbe al segretario comunale Carlo Della Perruta che però difficilmente metterà mano al bilancio. Non è escluso, in caso di prolungata assenza di Marsilio, che il Comune si affidi a un funzionario a scavalco o a una società esterna con contestuale richiesta di una proroga alla Cosfel. Dopodiché si entrerà nel merito. La Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali rianalizzerà il bilancio. In caso di via libera si tornerà in consiglio per l’approvazione definitiva. Ma non è scontato. Se la Cosfel non accogliesse le integrazioni e le modifiche richieste si correrebbe il rischio di non varare il bilancio. In quel caso addio sogni di gloria per il sindaco Antonino Santillo. Amministrazione comunale a casa. Commissariamento. E ritorno alle urne nella primavera 2025.

Mario De Michele

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