Se il consiglio del 15 aprile, fissato per le 15.30, andrà come il preconsiglio per Antonino Santillo saranno dolori. All’incontro di ieri indetto dal sindaco con i membri dell’assise c’erano quattro gatti. Nel verso senso della parola. Hanno partecipato soltanto Mena Capasso e Nicola Russo, rispettivamente capigruppo di Orta al Centro e Coraggio, Raffaele Lampano e il presidente dell’assemblea Giuseppe Massaro, accompagnato dal fido scudiero Salvatore Del Prete “Magò”. Aperta parentesi: che ci fa un “estraneo” al preconsiglio? Del Prete non fa parte dell’assise ma è onnipresente. Chissà perché? Nel corso del vertice ristretto, anzi ridotto all’osso, si è discusso dei quatto punti all’ordine del giorno: conferma aliquote, riduzione e detrazioni dell’imposta municipale Imu per il 2024, conferma aliquota addizionale comunale Irpef 2024, approvazione accordo tra Succivo e Orta di Atella per la partecipazione all’avviso pubblico per la messa in sicurezza della rete stradale, regolamento per l’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie per gli abusi edilizi. Con sprezzo e scorrettezza politico-istituzionale nessun accenno alla richiesta dei consiglieri Antonio Sorvillo e Nicola Margarita di Fare Democratico per Orta Verde e Antonio Chianese di Orta Democratica di inserire all’odg la verifica sui risultati ottenuti dalla giunta e sul nuovo assetto consiliare. Richiesta bocciata da Massaro. Non è certo se in segno di dissenso i tre parteciperanno al civico consesso. C’è l’incognita anche sulla presenza di altri consiglieri. E poiché il presidente dell’assise, non ci capisce perché, non ha previsto la convocazione dell’assemblea anche in seconda convocazione il numero legale è incerto. Un ulteriore smacco per il sindaco. Un altro segnale della fragilità della maggioranza. L’ennesima conferma che l’asse Santillo-Massaro è sempre più divisivo e rischia di far implodere la coalizione.

Mario De Michele

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