Giuseppe Massaro fa en plein. L’esponente di Orta sul Serio, il più votato alle amministrative, incassa 16 voti su 16 e vola alla presidenza dell’assise. Ma la novità più significativa del primo civico consesso dell’era Santillo è la presa di distanza di ben 4 consiglieri comunali. Antonio Sorvillo e Nicola Margarita (Fare Democratico per Orta Verde) e Tiziana Dirasco e Immacolata Liguori (Orta Viva) hanno contestato la scelta del sindaco di tenere fuori dalla giunta le rispettive liste e hanno annunciato di “votare punto per punto gli atti dell’amministrazione”. Un appoggio esterno, di fatto. Alla prima uscita ufficiale Santillo perde d’un colpo 4 componenti della maggioranza. Che ora si ferma a quota 12. Una soglia già critica che potrebbe far scattare l’allarme rosso se qualche altro consigliere scontento dovesse allontanarsi dalle posizioni del sindaco. Per rafforzare la linea della fermezza Fare Democratico per Orta Verde e Orta Viva hanno dato vita ad un unico gruppo capeggiato da Sorvillo. I dissidenti hanno tutte le ragioni del mondo per criticare Santillo. Il primo cittadino ha preferito sacrificarli per consentire l’ingresso in giunta di Annalisa Cinquegrana, candidata con Orta Democratica, gruppo del sindaco. Un’imposizione di Gianfranco Piccirillo, il vero sindaco facente funzioni. Santillo infatti non ha mosso un dito per opporsi a una pretesa totalmente campata in aria sul piano politico. La reazione dei 4 ribelli era inevitabile. E più che legittima. Ad appena un mese dalle elezioni il sindaco ha lasciato per strada già quattro pezzi della sua coalizione, che da oggi non è più monocolore. Sul fronte della giunta confermate in pieno tutte le anticipazioni di Italia Notizie. A ricoprire l’incarico di vice sarà Andrea Villano (Orta al Centro), cugino omonimo dell’ex fascia tricolore. Si occuperà di Fondi Pnrr, Lavori pubblici, Patrimonio, Viabilità, Arredo urbano, Bilancio, Programmazione finanziaria e Tributi. Il secondo nome dei centristi è Florenzia Lamberti (Cultura, Eventi culturali, Pubblica istruzione, Edilizia scolastica e Agricoltura). Due posti anche per Coraggio: a Tonino Russo le deleghe a Urbanistica, Suap, Attività produttive e Polo Alta Moda; Pasquale Pellino si dedicherà a Sanità, Ambiente, Protezione civile, Polizia municipale, Politiche giovanili, Spettacoli, Politiche Sociali, inclusa la 328/2000, Contrasto alla povertà, e Diritti alle persone con disabilità. La quinta postazione utile è andata, come detto, a Cinquegrana con deleghe a Pari Opportunità, Trasporti, Personale, Digitalizzazione e Innovazione, Sport ed Edilizia sportiva. Per diventare assessori Russo, Pellino e Cinquegrana si sono dimessi da consiglieri lasciando liberi tre posti in assise. Entrano Raffaella D’Ambrosio e Gennaro Colella di Coraggio e Antonio Chianese di Orta Democratica. Quello che balza agli occhi è il super assessorato di Villano. Sui fondi del Pnrr, materia decisiva per qualsiasi ente locale, ha il predominio assoluto. Tutti i membri dell’esecutivo dovranno rapportarsi a lui quando si tratta di Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra Pnrr e Lavori pubblici Villano si occuperà di un’ampissima fetta di attività amministrativa. Un altro smacco per Santillo. Il primo cittadino, già subalterno a Piccirillo, dovrà lasciare il passo anche ai cugini Villano. Com’era facilmente prevedibile sarà un sindaco di rappresentanza. Lo chiameranno per fare scena con la fascia tricolore alle iniziative pubbliche. Che bella fine. Per non parlare dell’inizio.

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