Va fatta una doverosa premessa al documento delle forze civiche e politiche e dei consiglieri comunali di opposizione, sottoscritto poche ore dopo la pubblicazione su Campania Notizie dell’articolo sullo scandalo che ha travolto l’assessore Marilena Belardo (clicca qui per il pezzo). Abbiamo temuto e sospettato che Alternativa per Orta, Noi Orta viva, Agire e Moderati per Orta e i componenti di minoranza del civico consesso mantenessero la consegna del silenzio anche in questo “caso” clamoroso, unico nella storia amministrativa della città. In prima battuta abbiamo avuto l’impressione che l’opposizione potesse essere ancora una volta assente, come in altri casi, facendo sorgere il dubbio di una complicità, se non addirittura di connivenza con il centrosinistra. Per fortuna siamo stati smentiti. La minoranza si è attivata immediatamente per chiedere le dimissioni della Belardo e per chiedere chiarimenti su altre “schifezze” amministrative sollevate nei giorni scorsi dalla nostra testata, tra cui la vicenda dei libri di testo per gli alunni delle elementari e la selezione per la scelta di 20 giovani per il servizio civile. Con l’onestà intellettuale che ci contraddistingue sempre dobbiamo ammettere di esserci sbagliati. L’opposizione ha fatto la propria parte. In tempi record, annunciando interrogazioni consiliari e denunce alle autorità competenti. Bene così. Il letargo è finito. Ed è positivo per la collettività. È fondamentale, in una democrazia compiuta, il ruolo di controllo e vigilanza sull’attività della maggioranza da parte delle forze politiche e consiliari di minoranza. Ci auguriamo che l’azione di controllo e vigilanza dell’opposizione sia sempre serrato e puntuale. Per il bene di Orta di Atella e dei cittadini.

Ecco il testo integrale del documento stilato da Alternativa per Orta, Noi Orta viva, Agire e Moderati per Orta. “Apprendiamo dalla testata giornalista online Campania Notizie, l’atto di donazione “fuorilegge” compiuto dall’Assessore Belardo alla propria figlia, che rievoca la scena esilarante del film Cettolaqualunque, che per evitare la galera intesta la pizzeria al figlio Melo, quest’ultimo costretto a farsi la prigione al posto del papà. Purtroppo questo non è un film ma sembrerebbe una “furbata” premeditata e realizzata per il solo scopo di salvare la propria poltrona ed il proprio stipendio da 1.500 euro mensili. L’etica e la morale vanno a farsi benedire per il “vil” denaro e sete di poltrona. L’Assessore Belardo, come si evince dall’Ordinanza di demolizione e rimessa in ripristino dello stato dei luoghi ai sensi dell’art.31 D.P.R. 380/01, emessa dalla Responsabile Del Settore Politiche Del Territorio, Dott.ssa Ricciardiello Teresa, in data 10/06/2022, è stata destinataria di un ordine di demolizione dei lavori qualificati come abusivi nell’ordinanza stessa entro il termine perentorio di giorni 90 (novanta) dalla notifica del provvedimento. Ebbene, dalla stessa ordinanza si evince che già in data 09/12/2021 veniva effettuato sopralluogo dall’allora Responsabile del Settore nella persona dell’Ing. Staiano con successiva relazione tecnica protocollo 26096 del 15/12/2021, inviata anche ai carabinieri della locale stazione di Orta di Atella. Inoltre in data 06/05/2022 l’Arch. Teresa Ricciardiello in qualità di Responsabile del Settore Politiche del Territorio, unitamente al Geometra Carmine Medici dipendente del Comune di Orta di Atella, al Comandante della Polizia Municipale Ciro Balsamo, all’Agente di Polizia Municipale Morrone Amedeo, al vicebrigadiere Feola Francesco e all’appuntato scelto Salvatore Russo della Stazione dei Carabinieri di Orta presso l’immobile sito in Orta di Atella alla Via Antonio Vivaldi n.7 riportato al catasto fabbricati al fg. 101 p.lla 5123 sub. 2-3-4-5-6. Veniva, consequenzialmente, redatto verbale di sopralluogo protocollo n. 10035 del 10/05/2022. Quindi l’assessora Belardo era già a conoscenza così come il Sindaco Gaudino, che già dal 06/05/2022, per non dire dal 09/12/2021, che l’immobile ricevuto in donazione dai genitori aveva più di un problema di carattere urbanistico e c’era chi in consiglio comunale esprimeva solidarietà! Per questo motivo sarebbe stato “opportuno” politicamente, visto il ruolo di Assessore comunale, di attendere la conclusione del procedimento avviato dal Comune di Orta di Atella, Ufficio Tecnico e poi effettuare, in caso di annullamento del procedimento stesso, atto di donazione o di vendita dell’immobile interessato. A questo punto il Comune di Orta di Atella, nella persona del Sindaco Avv. Vincenzo Gaudino, per salvaguardare gli interessi dell’ente pubblico che rappresenta, sarà “costretto” a chiedere la revoca, in maniera cautelare, dell’atto notarile per evitare che al Comune possa essere sottratto un bene immobile che un domani potrebbe essere acquisito a patrimonio comunale (nel caso in cui l’ordinanza di abbattimento diventi definitiva per assenza di impugnativa o per sentenza favorevole, in caso di impugnativa) ma che nelle more potrebbe essere trasferito ancora ad un altro soggetto, che potrebbe essere inconsapevole dei provvedimenti adottati dal Comune di Orta di Atella e che potrebbe opporsi a qualsiasi provvedimento adottato da quest’ultimo. Ci domandiamo perché gli uffici comunali hanno impiegato ben sei mesi per redigere un’ordinanza di abbattimento. A cosa è stato dovuto questo ritardo amministrativo senza precedenti nella pubblica amministrazione italiana? Non vorremmo pensare ad una architettata commistione tra politica e funzionari comunali, sarebbe gravissimo sul piano istituzionale e penale. Se accertato, getterebbe ombre e discredito negli uffici comunali oltre ad incutere totale sfiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Chiederemo un’immediata audizione alla Segretaria comunale e denunceremo alle autorità competenti quello che a noi sembrano vicende scabrose che vanno chiarite nell’interesse anche di quei cittadini ortesi che si sono visti recapitare ordinanze di abbattimento nel giro di pochi giorni. Esistono cittadini di serie A e di serie B? Il Sindaco Gaudino, venuto a conoscenza dell’atto di donazione di un immobile interessato dall’ordine di abbattimento, darà incarico ad un legale per l’inizio di un’azione giudiziaria volta alla revoca dell’atto notarile, almeno per ottenere, in via cautelare, la trascrizione dell’atto di citazione e quindi per porre un vincolo al fine di evitare un altro atto traslativo? Farà dimettere l’assessore decretata di suo pugno come sua donna di fiducia all’interno della giunta comunale? In caso contrario risulterebbe complice di questo atto illegale. Il movimento di Città Visibile,avrà un sussulto di onestà in questa vicenda fosca che ha colpito nuovamente una loro esponente di spicco? Sul piano amministrativo abbiamo un assessore coinvolto in un contenzioso, dove gli interessi del Comune cozzano con quelli suoi privatistici, è evidente che c’è un conflitto di interesse gigantesco! Pertanto chiediamo le dimissioni ad horas dell’Assessore Belardo per salvaguardare e tutelare la legalità e l’immagine delle istituzioni locali oltre che per sua dignità politica ed umana”. Alternativa per Orta, Noi Orta viva, Agire e Moderati per Orta intervengono anche su un’altra questione sollevata con un’inchiesta da Campania Notizie: il servizio civile. “Chiediamo al Sindaco Gaudino di revocare la convenzione con la Cooperativa Eco, per sgombrare ogni dubbio e sospetto a tutela dei giovani selezionati “miracolati” che per meriti e strane coincidenze sono risultati idonei e per tutti quelli che non sono risultati idonei e sono sommersi da dubbi e incertezze sul corretto andamento della prova di selezione. Questa ipotetica lottizzazione politica, se avesse riscontri, rappresenterebbe una gravissima violazione di legge oltre che una grave lesione delle prerogative e delle possibilità di esperienza di volontariato remunerato da parte di tanti giovani ortesi non risultati idonei delusi dalle notizie di una presunta “marchetta clientelare”. Chiediamo pertanto di conoscere: le modalità con cui la cooperativa Eco ha effettuato la selezione; se sono state espletate le verifiche sulla permanenza dei requisiti del soggetto affidatario; se ritiene l’ufficio avviare il procedimento di revoca dell’affidamento di una cooperativa indagata dalla Dda di Napoli, che per noi non può espletare un servizio al Comune di Orta di Atella, sarebbe una grave macchia sull’onorabilità dell’intera Amministrazione comunale, qualora venga accertato una forma di “collusione” nella stesura della graduatoria. In campagna elettorale entravate nelle case degli ortesi, diffamandoci ed insultandoci, e questi sarebbero i vostri risultati? Un modus operandi della macchina amministrativa raccapricciante e spregiudicata che ci preoccupa seriamente per il prosieguo di Gaudino nelle sue funzioni e del corretto andamento dell’attività amministrativa. Siamo costernati e seriamente preoccupati per il futuro della nostra collettività, se questi sono i presupposti andatevene a casa. I nostri compaesani non meritano dei falsi moralisti della peggior specie. Il Sindaco Gaudino esca dal silenzio in cui si è nascosto e dimostri con i fatti e non con la propaganda, azioni di ripristino della legalità della sua Amministrazione, il Vice Sindaco Tosti esca dal mutismo e faccia dimettere la sua Assessora come atto di credibilità politica, giù la maschera e dimostrate ciò che millantate di essere all’elettorato ortese sempre più deluso e scoraggiato da questo teatrino deprecabile e vergognoso, il silenzio ha un retrogusto di complicità”. La minoranza incalza Gaudino e company anche sul “caso” dei libri di testo per gli studenti delle scuole elementari. “Presenteremo diverse interrogazioni consiliari per fare luce su tutti questi punti oscuri che hanno avvolto l’attività politica-amministrativa di questa Giunta e maggioranza consiliare risicatissima sul piano politico che non conoscono la parola dimissioni. Che sperpetuo! Chiediamo di revocare la determina, in cui si chiede l’Isee per le scuole primarie, un atto amministrativo assurdo che viola la legge dello Stato italiano. Presenteremo anche un’interrogazione per capire i soldi destinati alle famiglie ortesi, con i propri figli iscritti alla scuola Media nell’anno 2019/2020, per i libri di testo che fine hanno fatto. Invieremo diversi esposti a sua Eccellenza il Prefetto di Caserta ed a tutti gli organi competenti per tutelare la città di Orta di Atella ed i suoi cittadini da eventuali o presunti reati penali. La legalità non si predica ma si attua, e faremo tutto ciò che ci è consentito dalla legge per tutelare gli interessi della comunità ortese. Chiederemo di istituire una commissione consiliare speciale, previsto dal Regolamento consiliare art 53, nell’esclusivo interesse dell’accertamento dei fatti sul caso della Belardo e su quello del servizio civile. Altro che discontinuità con il passato, qui si paventerebbe una famelica conservazione e consolidamento del potere, orchestrata con un’astuzia ed una spregiudicatezza degna di un “assalto alla diligenza” dell’Ente locale. Onestà, legalità, cambiamento erano solo slogan per ingannare i cittadini? Abbiamo due tipi di morale fianco a fianco: una che predichiamo, ma non pratichiamo, e un’altra che pratichiamo, ma di rado predichiamo…quanta verità nelle parole di Bertrand Russell…sembrano ispirate da alcuni/e amministratori comunali ortesi”. Dopo la pubblicazione dell’articolo sul “blitz notarile” dell’assessore Marilena Belardo sui social è circolato un video tratto da “Qualunquemente”, noto film con Antonio Albanese che interpreta Cettolaqualunque. Nella scena lo spregiudicato politico accompagna il figlio in carcere dov’è finito proprio per le nefandezze compiuta dal padre. Quante assonanze con il caso Belardo.

Mario De Michele

LA “COMMOVENTE” SCENA DEL FILM DI ANTONIO ALBANESE


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