A Caserta salta tutto. Come più volte anticipato da Italia Notizie. Qualche sciocco oggi tentava ancora di rimescolare le carte. Ma la commissione provinciale per il congresso del Pd non ha approvato la mastodontica platea degli iscritti (quasi 7mila). La palla è stata rispedita a Roma. Di fronte a un doping delle tessere di proporzioni bibliche saranno i vertici nazionali a dare le linee guida per effettuare i tagli e ristabilire un minimo di regolarità. Senza platea degli iscritti non sarà possibile celebrare i congressi di circolo e quello per l’elezione del segretario provinciale. Tutto rinviato a dopo le primarie del 26 febbraio. Una scelta saggia. Nelle condizioni date non ci sarebbe stata l’agibilità politica per aprire un confronto serio e costruttivo all’interno del Pd casertano, proprio alla luce di un tesseramento talmente gonfiato da diventare un caso nazionale. A Sessa Aurunca, città di Gennaro Oliviero, lo scandalo più eclatante: quasi mille iscritti. Nella roccaforte del presidente del consiglio regionale della Campania Carnevale è arrivato in anticipo. E ha fatto un brutto scherzo.

Mario De Michele

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