“La notizia è di quelle che lasciano il segno: dopo 26 anni di carcere duro, Francesco Schiavone “Sandokan” ha deciso di collaborare con la giustizia. Si chiude di fatto un periodo lungo 30 anni, che ha lasciato dietro di sé centinaia e centinaia di vittime. Molte innocenti, come Don Peppe Diana e come tutti coloro uccisi per non aver abbassato la testa. La speranza adesso è che si possa far luce su tanti episodi criminosi ancora senza risposta. Ed in particolare la mia speranza è che si possa arrivare a tracciare il percorso di decenni di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, che ancora giacciono nascosti ed interrati nel sottosuolo della nostra Provincia. Se a quest’uomo è rimasto un briciolo di cuore e di umanità, e se la sua intenzione di collaborare è davvero sentita, io chiedo che possa aiutare le autorità competenti ad individuare i luoghi principali che nascondono ancora bombe ecologiche dal devastante effetto per la salute nostra, dei nostri prodotti e delle nostre città. I dati in nostro possesso ci dicono tristemente che in questa Provincia l’incidenza di tumori riconducibili all’inquinamento ambientale e agli effetti di essere “Terra dei Fuochi” è tra le più alte. Individuare queste bombe ecologiche ancora nascoste e bonificare i territori che per decenni le hanno sotterrate, resta il nostro obiettivo primario”. Lo dichiara l’onorevole Gimmi Cangiano, Vicepresidente della Commissione Ecomafie.

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