Una delle sue più grandi doti, sempre più rara nel mondo dell’apparire, è non montarsi mai la testa. Marcello De Rosa non ha perso un grammo della sua umiltà nemmeno dopo la nomina a vicepresidente della Provincia di Caserta. La cifra distintiva del sindaco di Casapesenna è la capacità di stare in mezzo alla gente. Una marcia in più genetico-culturale che gli ha consentito di compiere un’impresa, che in partenza sembrava impossibile, nella sua città, riportata sul crinale della legalità e della normalizzazione. Un decennio d’oro per Casapesenna, dal 2014 al 2024, durante il quale il paese dell’agro aversano ha recuperato il terreno perso negli anni bui per la capillare presenza della camorra, diventando uno dei centri meglio amministrati del Casertano. De Rosa e la sua squadra di governo meritano una medaglia al petto per aver cancellato dall’immagine di Casapesenna il marchio infamante di roccaforte di Michele Zagaria. Dirlo adesso è facile. Pensare da dove si è partiti, nel 2014, anno della sua prima elezione a sindaco, sembra un miracolo. Poi c’è stata l’elezione a consigliere provinciale. Si differenza subito da molti altri. De Rosa non ha scaldato la sedia e non si mai cullato sugli allori. Le opere più importanti realizzate dall’ente dell’ex Saint Gobain recano la sua firma. Nel primo mandato si è occupato del comparto Viabilità. Decine i progetti esecutivi. Decine i lavori cantierizzati. Decine le opere completate. Il troppo dinamismo ha suscitato non poche invidie. Ma De Rosa è sempre andato avanti per la sua strada basandosi sulla forza dei idee e dell’impegno. Alle ultime provinciali ha fatto un ulteriore salto di qualità. Primo eletto in assoluto nella coalizione di maggioranza. La nomina di vicepresidente il giusto riconoscimento. Ma lui non è cambiato. Per una video intervista a Italia Notizie ci ha ospitato nella sua stanza alla Provincia. Premessa indispensabile: “Il mio nuovo ruolo? Non è cambiato nulla. Si lavora per il bene del territorio a prescindere dalle cariche istituzionali”. Ed ecco che emerge un’altra sua caratteristica congenita: non si fa politica per carriera ma per la crescita delle aree in cui si opera. Al primo posto sempre la legalità: “Abbiamo tenuto molti comitati per la sicurezza perché le istituzioni superiori, che ringrazio, dal prefetto al questore ai comandanti delle forze dell’ordine, non hanno mai abbassato la guarda, in particolare, nella lotta alla criminalità organizzata”. Anche De Rosa, pur rimarcando i giganteschi passi in avanti, sostiene che “l’asticella dell’attenzione deve essere sempre tesa”. E poi l’appello finale: “La camorra si batte con l’azione dello Stato ma anche denunciando”. Ah, dimenticavamo un altro pregio del sindaco di Casapesenna e vicepresidente della provincia di Caserta: la politica del fare, non quella delle chiacchiere. I fatti restano e producono risultati importanti. Le parole sono spazzate via dal vento. E si liquefanno in slogan da quattro soldi.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A MARCELLO DE ROSA



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