Soprassediamo sul genocidio della punteggiatura perché, avendo superato la prova scritta per l’abilitazione alla professione di avvocato, diamo per scontato la familiarità di Alfonso Oliva con la lingua italiana. Lo sterminio di virgole e punti è probabilmente figlia della fretta di scrivere il post pubblicato ieri sul suo profilo Fb. Ma ciò che ha lasciato tutti attoniti è il contenuto del commento del vicesindaco. Nel mondo politico e in città tutti, nessuno escluso, hanno colto il riferimento al suo collega di giunta Mariano D’Amore, dimissionario per motivazioni nobili e meritevole di stima già soltanto per aver mollato la poltrona in una nazione in cui nessuno, ma proprio nessuno, rinuncia al potere (clicca qui per l’intervista esclusiva a Italia Notizie). A fronte di un fallimento politico-amministrativo, di cui è il principale attore, e nonostante i gravi problemi irrisolti che affliggono gli aversani ormai da mesi, al punto che il giudizio di gran parte della collettività nei confronti della squadra di governo è impietoso e categorico (“tornate a casa!”), Oliva trova il tempo di sbeffeggiare D’Amore, in assoluto il più autorevole e il più produttivo assessore del team di Franco Matacena (foto in basso).

Mariano D’Amore

Per mettere in ridicolo il suo ormai ex collega dell’esecutivo, il braccio destro del sindaco e suo accompagnatore ufficiale pubblica una barzelletta nonostante, come già detto, ad Aversa non ci sia proprio nulla da ridere. Ecco il testo integrale del post di Oliva, inclusi gli errori di punteggiatura. “Un giovane entra in un negozio di animali e sceglie un pappagallo per regalarlo ed il proprietario: “avete scelto bene, ma costa 5000 euro” allora il giovane domanda: “ma cosa sa fare?” e lui: “sa parlare in inglese” e il ragazzo: “allora mi dia l’altro vicino” ed il proprietario come al solito: “avete scelto bene ma costa 10.000 euro” e questo: “che lingua parla?” il proprietario risponde: “l’inglese e il francese”. Allora il giovane seccato dice: “datemi quello lì tutto spennato e con gli occhiali” e il proprietario risponde: “quello costa 20.000 euro” e lui: “e questo quante lingue parla?” Il proprietario risponde: “questo non so cosa sappia fare, ma quei due lo chiamano il professore”.

Adele Ferrara e Franco Matacena

Al netto dei pochi “mi piace” cliccati dagli ancora più sparuti seguaci di Oliva, orami condottiero di sé stesso, tra i commenti spicca quello autorevole della consigliera comunale di maggioranza Adele Ferrara, intervenuta per difendere l’assessore dimissionario. “Un po’ come tanti – scrive Ferrara -, pappagallini poverini però, al contrario dell’alto costo, purtroppo niente sanno fare, in tutto sono falliti ed in nulla più riescono, nonostante ciò si mantengono lo stesso. Ed intanto costano anche se sono in gran ribasso”, ha scritto l’esponente della coalizione targata Matacena (foto in basso). Avendo toccato diversi nervi scoperti, non si è fatta attendere la risposta di Oliva che, dopo aver rinfacciato a Ferrara di aver rimosso un precedente commento da lei pubblicato, ha duramente attaccato la consigliera anche sul piano personale: “Dopo che grazie alla lista Aversa Italia lei ha avuto una presidenza di commissione, è stata volutamente assente in consiglio per ricattarci giacché pretendeva quella delle Politiche sociali come tutta la maggioranza purtroppo mi fece notare) evidentemente perché “affine” al suo patronato” (foto in basso). Ed ecco riaffiorare nella maggioranza il termine “ricatto”. Prima o poi qualcuno dovrà fare chiarezza su questo delicatissimo punto, quello dei “ricatti e dei condizionamenti”, di cui ha parlato a mezzo stampa anche Matacena e la cui spiegazione in assise non ha convinto per nulla l’opposizione. Nel suo commento Oliva rincara la dose contro Ferrara: “Dopo la presidenza, non paga di poltrone, sempre grazie alla lista da me ideata, è stata eletta componente (unica tra tutti i consiglieri comunali ad essere sia presidente sia componente) e non ha rinunciato nemmeno al capogruppo in favore del consigliere Virgilio, che per sacrificio personale le ha invece ceduto il posto nella commissione politiche sociali; dopo che l’ho indicata anche nella Commissione elettorale e lei ci ha traditi tutti, senza nemmeno avere l’educazione ed il rispetto di una spiegazione”. Risoluta la controrisposta di Ferrara: “La invito a leggere e magari rispondere ad altri non a me la prego però “senza la solita cantilena scritta e riscritta sentita e risentita letta e riletta”, oramai non attacca più (storia vecchia) e che purtroppo per lei leggo da mesi (ma comprendo) “risponda agli altri” suoi sostenitori “forse?” commenti che rappresentano una trave, non si concentri sulla paglia ” buona fortuna 2 ne ha bisogno. Preghi. A me non serve nulla” (foto in basso).

Giovanni Innocenti

Il duello social avveniva nella giornata di ieri. Fino a tarda serata lo scontro a colpi di post tra Oliva e Ferrara era visibile sul profilo Fb del vicesindaco. Poi il braccio destro di Matacena ha rimosso i commenti. Al momento in cui scriviamo infatti sono scoparsi. Che siano benedetti gli screenshot. Ieri abbiamo salvato l’intera conversazione e la pubblichiamo in basso. Ma perché Oliva ha cancellato tutto? Ha qualcosa da temere? È stato rimproverato dal sindaco per l’ennesima uscita fuori luogo? Chissà. Quello che è certo invece è che mentre il vicesindaco offendeva con la barzelletta del pappagallo il professore D’Amore, accademico di spessore nazionale, e litigava con la consigliera di maggioranza Ferrara, verso le 20 di ieri l’assessore dimissionario ha preso un caffè con il presidente dell’assise e leader di Aversa Moderata Giovanni Innocenti. I due sono stati visti colloquiare amabilmente nella saletta a sinistra del Bar 2 Pini. Molto probabilmente durante la lunga conversazione D’Amore e Innocenti si sono scambiati un cordiale e rispettoso “addio o arrivederci” istituzionale all’insegna della correttezza e della stima reciproca. Il tête-à-tête tra D’Amore e Innocenti è “un’istantanea” della maggioranza. C’è chi vola basso come il tacchino, per citare Guccini, e chi vola alto come i “falchi levati”, per dirla con Montale. E poi c’è chi racconta le barzellette sui pappagalli.

Mario De Michele

IL POST DI OLIVA CONTRO D’AMORE

LO SCONTRO SOCIAL OLIVA-FERRARA

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