Olga Diana, Giovanni Zannini e Giovanni Innocenti

Olga Diana torna a casa dopo nemmeno un anno da assessore. Tania Barella resta in giunta. Aversa Moderata si riprende due posti “veri” nell’esecutivo. Aversa Azzurra incassa deleghe “pesanti” per i consiglieri. Salvo sorprese all’ultimo respiro, in stile godardiano, è questo il nuovo quadro della maggioranza al termine di una crisi apparentemente molto complicata ma in realtà di facile soluzione. Dopo essere stata mollata da Gianpaolo Dello Vicario e company, Diana è stata scaricata anche dal gruppo capitanato da Giovanni Innocenti. E quindi addio ai sogni di gloria per l’assessore clamorosamente sfiduciata in assise con addirittura 19 voti su 24 a favore della mozione presentata dalla minoranza. Un record assoluto per un esponente orami soltanto sulla carta organico al team di governo. A spianare la strada alla “prematura dipartita” di Diana il totale disastro nel settore ambientale, con la città invasa da erbacce e insetti mastodontici, e il suo carattere spigoloso, poco incline a fare squadra, che l’ha condotta all’isolamento personale e politico. Al punto che nessun gruppo si è fatto avanti per sostenerla e nessun consigliere comunale, neppure uno, si è speso per salvarla. Deleteria la sua mossa, naturalmente in solitaria, di aderire a Forza Italia e di abbandonare a mezzo stampa Aversa Moderata, nella speranza, rivelatasi vana e infondata, di restare a galla grazie alla deputata azzurra Annarita Patriarca. La parlamentare ha fatto più volte la spola tra Gragnano, sua città natale, e Aversa nel tentativo di persuadere Franco Matacena.

Ed ecco il secondo puerile errore politico dell’ormai ex assessore Diana. Ha aderito a quella parte di Forza Italia che non conta nulla in città e nel Casertano, dove il partito di Antonio Tajani finirà nelle mani di Giovanni Zannini. Il passaggio ufficiale del consigliere regionale nelle fila azzurre è questione di giorni. Manca soltanto l’ufficializzazione. Ma la partita è già chiusa sia a livello regionale, dove comandano l’eurodeputato Fulvio Martusciello e il senatore Francesco Silvestro, sia sul piano nazionale con un’interlocuzione diretta con il vicepremier Tajani. Insomma, Diana ha “tradito” gli zanniniani normanni per aderire al partito di Zannini. Un capolavoro all’incontrario. Sfruttando la sua palese debolezza politica il presidente dell’assise Innocenti, leader di Aversa Moderata, ha fatto leva su una testa d’ariete ineguagliabile come Pietro Giglio che, assieme a sua nipote Domenica Pisano, ha rivendicato il secondo assessore assegnato al gruppo. Dal cilindro dell’accoppiata Giglio-Pisano è uscito il nome di Angela D’Aniello, candidata alle ultime comunali di Gricignano nella lista di Michelina Caiazzo, esponente di Fratelli d’Italia. Tutto torna, se si considera che Zannini, in base a un patto tra FI e FdI, sponsorizza il sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano come presidente della Provincia di Caserta. Diana è approdata nel partito azzurro nell’auspicio di affrancarsi da Zannini. Purtroppo per lei la favola non ha avuto un lieto fine. Cappuccetto Rosso è stata sbranata dal lupo, anzi dai lupi Zannini e Innocenti.

Il brutto epilogo è dipeso anche da un altro protagonista: il lupacchiotto Dello Vicario junior, che alla prima occasione utile ha lasciato Diana sola nel bosco. Ed era prevedibile. Cosa ci avrebbe “guadagnato” Aversa Azzurra a prendere le difese di un assessore non rappresentativo del gruppo? Meno di nulla. E quindi il buon Gianpaolo è stato ben felice di assaporare l’ultimo boccone di Diana, prima di lanciare l’offensiva sulle deleghe “pesanti”. Nel mirino ci sono Contenzioso, Tributi, Pubblica istruzione, Sport e Grandi eventi. In pratica il bersaglio grosso è Alfonso Oliva, vicesindaco e superassessore per troppa grazia ricevuta. Una richiesta legittima, quella di Aversa Azzurra, in quanto ha raddoppiato la sua forza in assise passando da 2 a 4 consiglieri.

Francesco Silvestro

L’assessore Barella è oggettivamente “scarica”. In fase di trattative post-elettorali le furono assegnati settori “leggeri”, in qualche caso inutili come la Toponomastica e la Programmazione scolastica. Va potenziata per dare un senso all’indennità di carica e soprattutto perché rientra nel quadro più ampio di Forza Italia. È parente del potente senatore Silvestro, presidente della commissione bicamerale per gli Affari regionali e di recente nominato commissario della federazione di Napoli di FI. Dello Vicario jr non può affondare i denti anche su Barella, ma neppure su Aversa Moderata, perché Silvestro ragiona con Zannini, che a sua volta ad Aversa si interfaccia con Innocenti formando un quadrilatero politico. Nonostante che tra i leader di Aversa Azzurra e di Aversa Moderata non sia mai scoppiato un amore viscerale, nel nuovo scenario si dovranno ricoprire di baci e abbracci.

L’unico nodo ancora irrisolto riguarda la delega nel cda dell’Asi. In corsa ci sono Ciccio Di Virgilio, azzurro normanno non ortodosso, e Raffaele De Gaetano, promotore della lista Il Centro per Aversa. In questo caso un ruolo decisivo spetterà a Matacena. Il sindaco dovrà indossare i panni dello scout e sbrogliare le annodature come faceva da ragazzo. Ci riuscirà? Vedremo. Già domani dovrebbe riassegnare le deleghe agli assessori e nominare D’Aniello nell’esecutivo. Se c’è da limare qualcosa lo farà nei giorni successivi. Olga Diana ha fatto il contrario. Ha tirato la corda finché non si è spezzata.

Mario De Michele

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