
Sarà per il caldo, sarà per la poca dimestichezza, sarà per motivi di cuore fatto sta che Giuseppe Massaro non ci sta capendo più nulla. Nel giro di pochi giorni il presidente dell’assise ha cambiato per ben quattro volte l’ordine del giorno della seduta consiliare in programma lunedì prossimo (16 giugno). In una prima fase non ha inserito punti fondamentali come l’approvazione del rendiconto, la ratifica di alcune delibere di giunta e la riduzione del ticket mensa. In seguito alla durissima reprimenda di Antonino Santillo, culminata con le finte dimissioni notturne da sindaco, Massaro ha abbassato la cresta accogliendo tutte le rimostranze della fascia tricolore. Ieri il caos totale. Su richiesta di Francesco Lettieri e Antonio Chianese, il timoniere del civico consesso ha disposto l’integrazione dell’odg con la ratifica della deliberazione dell’esecutivo sull’aumento dal 30% al 60% dell’utilizzo dei terreni agricoli per la serricoltura. Appena la nuova comunicazione è giunta agli esponenti della maggioranza si è scatenato il putiferio. Il punto non era stato concordato nella squadra di governo. Non tutti, a partire da Prospettiva Futura per Orta, l’avrebbero votato. Ai dissidi politici interni si sono aggiunti i rilievi tecnici della segretaria comunale Assunta Mangiacapre. E le serre sono state affossate.

C’è da dire che gli stessi proponenti Lettieri e Chianese non hanno calcato la mano precisando che il loro reale intento era quello di portare in discussione l’argomento senza metterlo in votazione. I due componenti di Rinascita e Resilienza, gruppo capeggiato da Pasquale Lamberti e ideato da Mimmo Lettieri, avrebbero preferito aprire un confronto consiliare su una questione di cui si parla tanto da mesi per poi metterla ai voti nel consiglio comunale successivo a quello sul conto consuntivo. Il disguido sarebbe dipeso da un deficit di comunicazione tra il duo Lettieri-Chianese e Massaro. Che, poverino, senza il provvidenziale intervento dell’onnipresente Salvatore Del Prete “Magò”, per poco non ha iniziato a dare capocciate contro le pareti della sua stanza al municipio. Il pronto soccorso di Del Prete ha evitato che Massaro potesse farsi male e soprattutto che la stanza subisse danni. Alla luce della lentezza amministrativa i danni sarebbero stati riparati nella prossima consiliatura. Incredibile a dirsi, ma per una volta Del Prete “Magò” ha fatto una cosa buona. Se accadrà di nuovo vorrà dire che i miracoli esistono. Sulla scorta delle perplessità tecniche della segretaria comunale, riguardanti in particolare la mancanza di alcuni pareri, il punto integrativo sulle serre è stato tolto dall’odg dell’assise. Massaro ha dovuto o dovrebbe provvedere ad una nuova rettifica della convocazione. Trottolino amoroso.

La matassa si è ingarbugliata anche sul piano politico, se così si può definire. Nel preconsiglio di ieri pomeriggio Santillo, smanioso di ritirare le finte dimissioni (non si sa mai), non è riuscito a riportare il sereno nella maggioranza. Ha gettato la spugna per ben due volte in soli due anni. Gli alleati sono stufi di questa manfrina. E glielo avrebbero detto fuori dai denti: se non sei in grado di continuare tornatene a casa e trovati un lavoro. Domanda: un sindaco che non riesce ad amministrare fa il bene della città? Il quesito è rivolto nello specifico a Lamberti, che come un disco rotto ripete sempre la stessa cosa: “Non faccio cadere la maggioranza per il bene di Orta di Atella”. Per comprendere quale sia il reale bene del paese il consigliere comunale dovrebbe farsi un giro in via San Nicola, dove sono iniziati i lavori per installare un’antenna telefonica a due passi dalla chiesa di San Michele Apostolo e dal Castello di Casapozzano e dove abitano i suoi zii. Potrebbe chiedere ai suoi parenti cosa pensano della squadra di governo.
Tornando al vertice di ieri c’è da rimarcare che le cose non andate nel verso giusto, come invece auspicava Santillo. Il gruppo Rinascita e Resilienza è ancora in fase di riflessione sul voto sul rendiconto. Particolarmente resilienti Lettieri e Chianese. Il loro sì non è scontato, al punto che in queste ore si terrà un incontro col sindaco. Santillo dovrà far quadrare i numeri per non rischiare che il conto consuntivo venga clamorosamente bocciato, con lo spettro dello scioglimento sempre più minaccioso. Se il sindaco finto dimissionario sarà convincente, ovvero se si prostrerà ai piedi di Lettieri e Chianese, i due consiglieri riottosi alzeranno la mano a favore dello strumento contabile. Al momento il duo ribelle sarebbe orientato a far passare il rendiconto proprio per scongiurare il commissariamento.

In caso di superamento dello scoglio sul consuntivo la strada di Santillo, che probabilmente ritirerà le finte dimissioni già lunedì prossimo, non sarà comunque in discesa. Nell’assise successiva, da convocare nel giro di 7-10 giorni, gli altri nodi verranno al pettine. In quella sede torneranno in auge le serre. E non solo. L’assessore all’Urbanistica Tonino Russo spinge – tutti dicono di conoscerne il motivo – per la nascita di un supermercato nell’area dismessa dell’ex Leanza. Nella mente del membro della giunta è già balenata anche l’idea di concedere l’autorizzazione all’ampliamento del centro commerciale Fabuale. Guarda caso, tutti buoni affari, anzi mega business, per una nota famiglia imprenditoriale locale mai doma e ineguagliabile a fiutare l’odore dei soldi. Va detto, ad onor del vero, che Prospettiva Futura per Orta, di cui fa parte Russo, non ha dato l’ok alle due iniziative e non sembra intenzionata a farlo. Si tratta dunque di una fuga in avanti dell’assessore all’Urbanistica sostenuta, così dicono le “voci di dentro”, dal gruppo di Massaro, capitanato dall’anima gemella amministrativa Tiziana Dirasco e formato anche da Raffaele Lampano, anche lui legatissimo al presidente dell’assise per altre ragioni. Il costo della benzina è salito alle stelle per il conflitto tra Israele e Iran.

Insomma, nella maggioranza sarebbe nata un’alleanza trasversale su due tematiche cruciali: il rilancio dell’area ex Leanza e il potenziamento del Fabulae. Ma i progetti amministrativi di Russo e Massaro avranno respiro corto senza il via libera di Prospettiva Futura per Orta e di Rinascita e Resilienza. Nel primo caso l’assessore rischia il posto nell’esecutivo se non si allinea ai dettami del gruppo. Non sarà una passeggiata nemmeno l’intesa con il movimento politico-consiliare coordinato da Mimmo Lettieri. Pure Rinascita e Resilienza è molto scettica sulla doppia operazione Leanza-Fabulae. Se i tre consiglieri del gruppo si metteranno di traverso i sogni di Russo e Massaro svaniranno. E Santillo sarebbe al centro di una tempesta perfetta. Niente paura. Si dimetterà per finta da sindaco per la terza volta. Nel frattempo è stato visto a una festa attillato con giacca celeste e camicia rosa. Gli invitati si sono guardati tra di loro inorriditi.
Mario De Michele