
Risalgono a Natale gli ultimi grandi eventi in città. E sono tutti memorabili. È rimasto impresso nella storia di Aversa lo smontaggio delle luminarie dall’Arco dell’Annunziata su diffida della Soprintendenza dei beni culturali. Non si sa ancora chi pagherà i 15mila euro stanziati dalla giunta. Indimenticabile il “buio” di piazze e strade che sulla carta dovevano essere abbellite con luci e addobbi. Per non parlare del clou delle iniziative organizzate dall’amministrazione comunale: il mancato svolgimento del Concerto di Capodanno in piazza Municipio. Ovviamente tutto merito dell’assessore Alfonso Oliva che sul campo ha dimostrato il suo incommensurabile valore. Anche lui resterà negli annali come il peggiore delegato ai Grandi eventi dal Precambriano ad oggi.
Dal suo avvento nell’esecutivo ad Aversa c’è un prima e un dopo Oliva. “C’è chi legge la storia e chi la scrive”, per usare le parole di Antonio Conte. Ma l’allenatore del quarto scudetto del Napoli non ha tenuto conto di Oliva. Nel suo caso “c’è chi non legge e non scrive la storia”. Come meritato premio per il non lavoro svolto Oliva sarà riconfermato nella giunta. Uno così Franco Matacena non lo trova nemmeno su Marte. E quindi gli spetta anche la conferma come vicesindaco, delega in cui si è stagliato nella politica normanna per un’inconsistenza maggiore della molecola ione idrogeno, creando scompiglio nella comunità scientifica internazionale dei chimici.

Per scongiurare il bis delle (mancate) iniziative natalizie la Politica che serve e il consigliere comunale Mario De Michele hanno suonato il campanello d’allarme. “L’estate è ormai alle porte, ma ancora oggi ci si chiede cosa stia preparando l’amministrazione comunale per i cittadini che resteranno ad Aversa. Una domanda semplice, che però – a poche settimane dall’inizio della stagione estiva – resta ancora senza risposte concrete. Cosa si sta organizzando per l’estate 2025? Quali eventi, iniziative culturali, occasioni di socialità sono previste? E soprattutto: ci saranno attività dedicate ai più giovani, come i campi estivi? Non si tratta di semplici passatempi. In una città viva e attenta al benessere delle famiglie, l’estate dovrebbe rappresentare un’occasione per valorizzare spazi pubblici, promuovere cultura, favorire l’incontro tra generazioni e offrire alternative concrete a chi non parte”.
Eh no, non si tratta di “semplici passatempi”. Si tratta di programmazione amministrativa. E su questo terreno Oliva è totalmente sguarnito. Non gli si attaglia neppure la delega ai piccoli eventi. È l’uomo giusto per quella ai non eventi e al nulla cosmico. Nella rimodulazione degli incarichi in giunta Matacena ci potrebbe fare un pensierino introducendo la delega al brodo primordiale. Otterrebbe i (non) risultati sperati. Da qui la legittima preoccupazione del gruppo coordinato dall’ex sindaco Alfonso Golia, i celebri “dilettanti allo sbaraglio”, Oliva docet, che al suo cospetto appaiono statisti di altissimo profilo. In verità, qualsiasi confronto con Oliva si esaurirebbe nel medesimo esito. La classe non è acqua. Senza classe resta soltanto l’H2O, per tornare all’ambito chimico.

“I campi estivi, ad esempio, – sostengono la Politica che serve e il consigliere De Michele – sono una necessità reale per tante famiglie che lavorano e che hanno bisogno di luoghi sicuri, accessibili e stimolanti per i propri figli. All’assessore e vicesindaco Oliva, chiediamo dunque: sono previsti campi estivi comunali o in collaborazione con realtà del terzo settore? Verranno garantite tariffe accessibili e criteri trasparenti per l’accesso? È in cantiere una programmazione estiva diffusa, capace di animare le piazze e coinvolgere i quartieri? Inoltre, ci preme ricordare che il 21 giugno si celebra la Festa della Musica, un appuntamento nazionale che in molte città italiane rappresenta un’occasione di partecipazione, valorizzazione dei talenti locali e condivisione culturale. Mentre in città si moltiplicano le polemiche e le divisioni politiche, i cittadini si chiedono se l’amministrazione – oltre a litigare – abbia ancora la volontà (e la capacità) di fare qualcosa di buono per la collettività. L’estate è vicina, ma il calendario degli eventi sembra ancora lontano. E il silenzio, ormai, inizia a fare rumore. Aspettiamo risposte. E soprattutto, iniziative”.
Stavolta dare torto a Golia e company è davvero impresa ardua. Impossibile. L’ultimo Natale ad Aversa farebbe tremare i polsi a chiunque. Anche perché al peggio non c’è mai fine. E con Oliva l’abisso amministrativo è decisamente a portata di mano.
mademi