
Non è vero che gli amministratori locali non sapessero che nel parcheggio del Fabulae e in via San Nicola dovevano sorgere due antenne per la telefonica mobile. A quanto ci risulta, già nel lontano settembre 2024 l’Iliad, tramite della sua ditta di riferimento, ha depositato al protocollo del comune un piano per l’installazione di ben 5 ripetitori sul territorio di Orta di Atella. Le altre tre antenne sono previste in via Garibaldi, nel tratto finale di via Toscanini e in un’altra strada. Se la nostra indiscrezione fosse confermata il sindaco finto dimissionario Antonino Santillo e la squadra di governo verrebbero, ancora una volta, clamorosamente sbugiardati davanti al popolo. Una pessima figura la farebbe anche il vicesindaco e assessore all’Ambiente Pasquale Pellino, che proprio ieri ha rilasciato un’intervista a Italia Notizie addebitando le colpe dell’avvio dei lavori, poi bloccati per la protesta dei cittadini, alla piattaforma imprensaperungiorno e al corto circuito tra l’ambito gestionale e quello politico-amministrativo (clicca qui).

In realtà, Santillo e il suo team non potevano non sapere. La richiesta dell’Iliad sarebbe agli atti del protocollo. E il sindaco finto dimissionario, come ci ha confermato ieri Pellino, è sempre attentissimo a vagliare la posta in entrata al comune. Non gli sfugge nulla. Come mai allora si è fatto passare sotto il naso il piano delle antenne presentato dall’Iliad? Se lui e il suo team di governo fossero intervenuti in tempo avrebbero impedito l’istallazione del ripetitore nel parcheggio del Fabulae, a ridosso dell’asilo comunale Don Milani. E avrebbero scongiurato con ampio anticipo l’inizio dei lavori in via San Nicola, in un’area densamente abitata che per altro si trova a pochi metri dalla chiesa di San Michele Apostolo e dal Castello di Casapozzano.

Sul caso di via San Nicola i consiglieri di Orta al Centro Mena Capasso e Gennaro Colella hanno depositato oggi una richiesta di accesso agli atti amministrativi. In passato Capasso, capogruppo del movimento politico-consiliare, ha chiesto la documentazione anche sul ripetitore Iliad all’interno del Fabulae, che sarebbe stato issato in un’area non a norma sul piano urbanistico, infatti il parcheggio presenterebbe una serie di difformità.

Il bis in via San Nicola è ancora più scandaloso sia per la presenza nelle vicinanze di un luogo di culto e di una struttura con vincolo storico-architettonico, sia perché il terreno è confinante con l’abitazione di Francesco Cirillo, padre della consigliera Anna Cirillo, e si trova a pochi metri dalla casa del presidente dell’assise Giuseppe Massaro e degli zii del consigliere di maggioranza Pasquale Lamberti. Tutti si affretteranno a dire che non ne sapevano nulla, come è già avvenuto con Lamberti per il mega impianto fotovoltaico sui terreni agricoli o con Santillo nel caso dell’antenna nel Fabulae. Ma la domanda nasce spontanea: se gli amministratori locali non sanno mai nulla che ci stanno a fare al comune? Tutto l’universo mondo sospetterebbe che in ballo di ci sono altri interessi.
Mario De Michele