L’area dove sono iniziati i lavori per installare un ripetitore telefonico Iliad

“Come nel caso dell’antenna nei pressi del Don Milani, c’è stato un altro corto circuito tra l’ambito gestionale e quello politico-amministrativo. È un problema che va risolto. Il sindaco Santillo (che è dimissionario, ndr) si è già attivato, ma non mi piace scaricare le colpe su altri. Ci assumiamo tutta la responsabilità di quanto accaduto”. Non sceglie la strada facile del “noi non c’entriamo niente” Pasquale Pellino. Il vicesindaco, delegato all’Ambiente, esprime tutto il suo rammarico per un brutto e inatteso bis, quello dell’autorizzazione all’installazione di un ripetitore telefonico dell’Iliad in via San Nicola (foto grande in alto), dopo il caso dell’antenna sorta nel parcheggio del centro commerciale Fabulae, a pochi metri dall’asilo comunale. Anche stavolta la società ha ottenuto il permesso grazie al silenzio-assenzo degli uffici comunali. Roba da non crederci.

La richiesta del colosso della telefonia mobile è stata presentata circa 3 mesi fa sulla piattaforma impresaperungiorno. Da allora non è arrivato il diniego dell’ente locale. E quindi è scattato in automatico il sì del comune. Ora sarà impegnativo fare dietrofront come conferma lo stesso Pellino. “Nessuno in amministrazione è favorevole a questa iniziativa, per cui ci siamo subito mobilitati per impedire l’installazione del ripetitore, ma non sarà semplice, perché per legge si tratta di opere primarie. Va detto – spiega il vicesindaco – che la piattaforma impresaperungiorno, attivata dai chi ci ha preceduto, si è rivelata un boomerang. La grave carenza di personale non ci consente di monitorare in tempo reale tutte le richieste determinando situazioni del genere, che non sono condivise dall’amministrazione e di cui l’amministrazione non è neppure a conoscenza”.

Antonino Santillo e Pasquale Pellino

Cosa si metterà in campo adesso che il guaio è fatto? “Innanzitutto – risponde Pellino – il sindaco ha già chiesto alla segretaria comunale di avviare un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità da parte degli uffici. Se chi di dovere ha commesso nel giro di pochi mesi lo stesso errore va individuato e vanno assunte le determinazioni del caso. In secondo luogo, stiamo verificando se in base al piano urbanistico è possibile sospendere l’autorizzazione. Il terreno dista pochi metri dal Castello di Casapozzano, per cui potrebbe essere sottoposto a vincolo archeologico. Sarà una battaglia difficile – aggiunge il vicesindaco – ma adotteremo tutte le misure che ci consente la normativa per impedire l’installazione del ripetitore”.

Giuseppe Massaro

Insomma, non tutto è perduto. Ma la strada per rimediare è tortuosa. Per ora i lavori sono stati sospesi dopo la protesta di ieri di decine di persone. Sul posto è arrivata anche la polizia per sedare gli animi. Presenti lo stesso Pellino e il presidente dell’assise Giuseppe Massaro che abita nei pressi dell’area destinata al ripetitore. Lo scorso 9 giugno è stato notificato all’ente locale l’ubicazione del cantiere con l’indicazione dell’inizio dell’opera nella giornata di ieri e con una durata presunta di 32 giorni (nella foto in basso). Il progettista è l’ingegnere Lucia Falciano, mentre il responsabile dei lavori è il geometra Marco De Vivo. La ditta esecutrice è la Cianfarani Sirti Telco (nella foto in basso). A quanto pare, il terreno individuato, di proprietà della famiglia Lanzillo di Giugliano, sarebbe classificato nel Puc come area destinata a parcheggio.

Mario De Michele

LA TABELLA ESPOSTA DAVANTI AL CANTIERE

LA NOTA DELL’UBICAZIONE DEL CANTIERE

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