Serre sì, serre no, serre mah. Com’era prevedibile, prima o poi avrebbe imbrattato il pavimento la polvere nascosta sotto al tappeto. E stavolta il caso è davvero un misto tra farsa e dramma. Un po’ come le finte dimissioni del sindaco Antonino Santillo. Un secondo dopo la sua comunicazione di aver gettato la spugna per la seconda volta in due anni, un recordman, già tutti sapevano che le avrebbe ritirate. È solo questione di giorni. Il dietrofront arriverà al massimo nell’assise di lunedì 16 giugno. Ma la maggioranza rischia seriamente di restare impigliata nelle serre. In meno di 48 ore due clamorosi colpi di scena. Ieri l’integrazione dell’odg disposto dal presidente del civico consesso Giuseppe Massaro (foto in basso), con l’inserimento a sorpresa della ratifica della delibera di giunta che stabilisce l’aumento dal 30% al 60% dell’utilizzo dei terreni agricoli per la serricoltura (clicca qui e link in basso). Oggi la categorica richiesta della segretaria comunale Assunta Mangiacapre di togliere l’argomento dall’odg perché la delibera dell’esecutivo sarebbe incompleta, ovvero priva dei pareri necessari per essere varata dal consiglio comunale.

Assunta Mangiacapre

Per il momento non c’è ancora una nota ufficiale. Ma la dottoressa Mangiacapre ha comunicato verbalmente al Santillo che la ratifica della delibera di giunta sarebbe un atto illegittimo. Quindi, a meno che qualche consigliere non voglia andare in galera, propensione politico-naturale che non escludiamo a priori, le serre non approderanno nell’assise di lunedì. Meglio per tutti, si dirà. L’eventuale via libera all’incremento dal 30% al 60% dell’utilizzo dei suoli agricoli arriverà dopo la completa istruttoria dell’atto amministrativo. Non è così semplice. Bisognerà vedere come la prenderanno i consiglieri Francesco Lettieri e Antonio Chianese che hanno chiesto l’integrazione dell’odg, come scrive Massaro recependo la loro proposta. I due fanno parte del neonato gruppo Rinascita e Resilienza, ideato da Mimmo Lettieri e capeggiato da Pasquale Lamberti. Quest’ultimo, forse per tirarsi fuori da un evidente conflitto di interessi, in quanto è coltivatore diretto e imprenditore agricolo, non compare tra i richiedenti dell’integrazione. Ma è comunque favorevole al maggiore sfruttamento dei terreni per la serricoltura.

Antonio Chianese e Francesco Lettieri

Dal canto loro Lettieri e Chianese stanno conducendo da molto tempo questa battaglia, considerata da ambienti della maggioranza uno dei motivi alla base dello strappo con Prospettiva Futura per Orta. Come reagiranno i due esponenti di Rinascita e Resilienza? Si accoderanno o per ripicca si asterranno sul rendiconto o addirittura voteranno contro? Non si tratta soltanto di una partita amministrativa, ma anche politica. Da sempre Santillo, già prima di dimettersi per finta, e Nicola Russo, capogruppo di Prospettiva Futura per Orta, composto anche da Anna Cirillo e Raffaella D’Ambrosio, tutti e tre eletti nella lista Coraggio, hanno palesemente manifestato la loro contrarietà a inserire nell’odg dell’assise sul rendiconto questioni non attinenti a tematiche finanziarie.

Tonino Russo

C’è di più. La ratifica sulle serre, uscita dalla porta e rientrata dalla finestra, non è stata sottoposta all’attenzione dell’assessore al ramo Tonino Russo, delegato all’Urbanistica. A quanto pare, l’esponente di Prospettiva Futura per Orta è in piena sintonia con il suo gruppo perché ritiene che prima del passaggio consiliare siano necessari i pareri previsti dalla legge regionale n. 16 del 2014, tra cui quelli dell’Asl, dell’Autorità di bacino e della Soprintendenza. In effetti, la modifica delle norme tecniche attuative (Nta), stabilita dalla delibera di giunta, rappresenta una vera e propria variante al Puc. Le Nta sono considerate dalla normativa regionale e dal successivo regolamento di attuazione un allegato fondamentale, modificabile soltanto attraverso una variante allo strumento urbanistico comunale. Nel caso specifico, ad esempio, serve uno studio idrogeologico dell’Autorità di bacino sulla nuova regimentazione dell’acqua piovana nelle aree dove sorgeranno le serre. L’aumento della superficie di copertura dei terreni implica inevitabilmente la riduzione della capacità dei suoli di assorbimento dell’acqua piovana, con possibili allagamenti e altri gravi disagi. Considerato che l’incremento andrà in pratica a beneficio esclusivo dei latifondisti come Francesco Rainone, mentre per i piccoli coltivatori diretti cambierà poco o nulla, ne vale la pena? Per gli affaristi sì, per i proprietari di piccoli appezzamenti no. Valutate voi.

Angelo Di Costanzo

Ma, come dicevamo, le serre sono il campo di battaglia di una doppia guerra nella maggioranza. Oltre alle divergenze amministrative tra Santillo e Prospettiva Futura per Orta, da un lato, e Lettieri, Chianese e probabilmente Lamberti, dall’altro, si pone anche un tema pseudo-politico. Il prossimo 27 giugno si voterà per eleggere il presidente della Provincia di Caserta, una delle cause indicate dal sindaco alla radice delle sue finte dimissioni bis da sindaco, oltre alla deforestizzazione dell’Amazzonia, al rischio di estinzione del panda e dell’allodola libica e agli annunci shock di Trump sui dazi sui prodotti tipici ortesi. Nei giorni scorsi il duo Lettieri-Chianese è stato accompagnato da Massaro dal candidato della Lega Angelo Di Costanzo, amico personale, si dice anche d’affari, del presidente dell’assise. Per caso Massaro ha integrato l’odg del consiglio per ricambiare il favore di Lettieri e Chianese di votare Di Costanzo? Chissà. Così affermano le “voci di dentro”.

Tiziana Dirasco e Giuseppe Massaro

Lo stop della segretaria comunale alle serre apre un nuovo capitolo del farsesco psicodramma politico nella maggioranza. La dottoressa Mangiacapre avrebbe sollevato anche un vizio procedurale. Un altro pugno nello stomaco a Massaro che nel giro di pochi giorni ha subito diversi “paliatoni”. Ha dovuto scrivere e riscrivere l’odg a causa di pacchiani errori, come gli è stato rinfacciato da Santillo (foto in basso). Dopo aver “assorbito” i fendenti del finto sindaco dimissionario, accogliendo tutte le sue rimostranze, ieri Massaro ha tentato il blitz di portare le serre al vaglio dell’assemblea consiliare, probabilmente sperando che l’argomento passasse in cavalleria. Le cose sono andate nel modo opposto. Con l’altolà della segretaria comunale il presidente del civico consesso ha collezionato un’altra figuraccia. Il gruppo RinnoviAmo Orta, emanazione di Massaro, guidato dalla legatissima Tiziana Dirasco e formato da Raffaele Lampano, incasserà nuovamente senza colpo ferire?

La “furbata” di Massaro potrebbe scatenare un effetto domino devastante nella maggioranza. Difficilmente Lettieri e Chianese porgeranno l’altra guancia di fronte all’ennesimo schiaffo di Santillo e di Prospettiva Futura per Orta. Senza il loro voto favorevole al consuntivo i numeri sarebbero risicatissimi. Se anche Lamberti per una volta rinunciasse a fare da stampella alla maggioranza allora il rendiconto non passerebbe spalancando i portoni al commissariamento del comune. Il primo banco di prova decisivo per tastare il polso della temperatura interna è il preconsiglio in programma nella giornata di oggi al municipio. Per non trasformare il civico consesso di lunedì in una corrida il sindaco finto dimissionario Santillo ha chiamato a raccolta i consiglieri. Il clima sarà rovente. Non basterà mettere i condizionatori a palla per refrigerare l’aria. Pardon, non potrà farlo. Al comune non funzionano nemmeno quelli.

Mario De Michele

L’INTEGRAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO DELL’ASSISE

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TUTTE LE CONTESTAZIONI DI SANTILLO A MASSARO

ODG CONSIGLIO CON I PUNTI CHIESTI DA SANTILLO

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