SALERNO – “Ho incontrato questa mattina Outman Bujgda, il marocchino di 42 anni, aggredito qualche giorno fa nella zona di Campolongo, a Eboli. E’ molto impaurito tanto che si è rifiutato di uscire di casa”. A dirlo il rappresentante della Cgil di Salerno per le problematiche degli immigrati, Anselmo Botte, che prende posizioni sulla vicenda –

di cui riferiscono organi di stampa – che sarebbe frutto, secondo lo stesso Botte, di atteggiamenti xenofobi. “Il marocchino – aggiunge – non si è ancora ripreso da quanto accaduto. Porta in tasca uno dei tre denti rotti e i medici gli hanno diagnosticato una prognosi di cinque giorni. Venerdì prossimo, nel corso dell’assemblea pubblica che si terrà a Eboli, nella località Santa Cecilia, su iniziativa dell’amministrazione comunale e del sindaco Martino Melchionda, noi ci saremo con una nostra delegazione al fine di avanzare una serie di proposte. Non è il primo episodio di violenza ai danni di extracomunitari, anche se tra i residenti non abbiamo mai registrato segnali di intolleranza”. “E’ necessario – rimarca Botte – che si parta già da una bonifica del territorio. Basta con le baraccopoli nelle quali sono costretti a vivere questi immigrati. Per una stanza in affitto, che dividono anche in tre o quattro, sono costretti a pagare fino a 300 euro a camera, senza, il più delle volte, la presenza di contratti di locazione. Questo li rende anche più ricattabili dai caporali che approfittano della loro situazione”. Sull’episodio di violenza che la Cgil ritiene abbia “contorni xenofobi”, Botte aggiunge: “Bisogna fare chiarezza su questo gesto inspiegabile. E’ stata fatta la denuncia ai carabinieri e alcuni connazionali del ragazzo hanno riconosciuto l’aggressore. Non c’era alcun motivo di picchiare così selvaggiamente Outman che si era appartato poco distante da un chioschetto solo per urinare”.

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