Sergio Orsi, fratello dell’imprenditore Michele ucciso dal clan dei Casalesi e collaboratore di giustizia, intende rispondere alle domande dei magistrati e degli avvocati nell’ambito del secondo troncone del processo Eco4 che riguarda la turbativa d’asta pubblica per l’aggiudicazione,

a favore della sua azienda, della raccolta dei rifiuti nel bacino del consorzio Ce4. Orsi, insieme al fratello vittima di un agguato il primo giugno del 2008 titolare della societa’ Flora Ambiente, e’ comparso in aula questo pomeriggio per essere ascoltato dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Picardi. Imputato nel procedimento e con una posizione gia’ definita con rito abbreviato, l’imprenditore ha chiesto di non aspettare a lungo prima di essere ascoltato a causa delle sue condizioni di salute precarie, avendo avuto alcuni infarti dopo la sua scarcerazione nell’aprile del 2009. Il presidente del collegio, dunque, dopo aver appreso della disponibilita’Â di Orsi a parlare, ha rinviato l’udienza al prossimo 26 settembre, dedicandola solo all’ascolto dell’imprenditore. Il processo vede alla sbarra 23 persone tra cui il braccio destro del boss del clan Francesco Bidognetti, Nicola Alfiero, e il figlio del boss, Aniello, nonche’ Alessandro Cirillo, elemento di spicco del gruppo di fuoco che faceva capo al superkiller Giuseppe Setola, e il presidente e direttore generale del consorzio Ce4 e il suo vice, Giuseppe Valente e Claudio Di Biasio. Questi ultimi sono accusati di essere istigatori, agevolatori e concorrenti morali di una condotta illecita in quanto si sarebbero accordati con i fratelli Orsi in modo da pilotare la gara indetta dal consorzio il 19 aprile del 2000, dirigendone l’aggiudicazione all’Ati Flora facente capo alla Flora Ambiente, informando i partner mafiosi al fine di conseguire un comune scopo, omettendo di dare invito alla fase di aggiudicazione della gara all’Eco Campania di Nicola Ferraro, ex consigliere regionale Udeur, principale concorrente dell’Ati Flora.

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