NAPOLI – Nei riguardi di Massimo Ianniciello, il consigliere regionale della Campania arrestato dalla Guardia di Finanza stamani, e’ stato eseguito anche un decreto di sequestro dell’appartamento fino all’ammontare di 63.807 euro, pari all’importo della presunta truffa che gli viene contestata dalla Procura della Repubblica di Napoli. L’inchiesta riguarda i fondi pubblici erogati per la comunicazione, che costituisce uno dei filoni dell’indagine sull’uso dei finanziamenti ai gruppi politici del Consiglio regionale della Campania.

Oltre a questo filone, ve ne sono altri due che vanno sotto il nome di ‘finanziamento ai gruppi consiliari’ e ‘fondo assistenza’. L’ammontare complessivo di tutti questi finanziamenti e’ di circa 4-5 milioni di euro all’anno. La procura di Napoli, che ha acquisito decine di faldoni, ha ordinato una serie di perquisizioni che sono tuttora in atto. I magistrati avrebbero iscritto nel registro degli indagati per concorso in truffa, un commercialista e un ex capogruppo in consiglio regionale. Gia’ dal primo esame dei documenti sarebbe emerso che tra i rimborsi chiesti e ottenuti da alcuni consiglieri c’erano cene in ristorante e viaggi all’estero. I magistrati acquisirono anche un modulo prestampato con il quale i capigruppo chiedevano rimborsi senza dover dimostrare l’effettivita’ delle spese sostenute. A Ianniciello notificato anche un decreto di sequestro per equivalente che riguarda la sua abitazione per 63.800 euro.

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