MADDALONI – “Un incredibile spirale di atti initimidatori”. E’ così che il Gip di Napoli Dario Gallo descrive la vicenda dell’imprenditore casertano Maurizio Verdicchio, vittima dall’ottobre 2009 di una vera e propria offensiva da parte degli emissari del clan Belforte di Marcianise.

Almeno sette gli atti intimidatori denunciati alle forze dell’ordine dall’operatore economico e dai parenti, in particolare la moglie e i figli con cui gestisce la catena di negozi in frachising. Il 21 ottobre del 2009 dei colpi di pistola vengono esplosi verso la vetrina di uno dei suoi negozi, sito in via Serao a Maddaloni. C’é poi un intervallo di due anni, seguito da un’escalation nel dicembre 2011, con due incendi che coinvolgono lo stesso negozio.

Nell’aprile del 2012 viene data alla fiamme l’auto di Luigi Verdicchio, figlio di Maurizio, titolare della “M&N Import srl”, società che rifornisce della totalità di prodotti la rete in franchising “Miseria e nobiltà”. Si arriva così al 2013: il 18 marzo è ancora la vettura di Luigi Verdicchio ad essere presa di mira; un uomo, identificato in Luigi Aprea, arrestato questa mattina, viene visto mentre squarcia le ruote dell’auto; il 19 aprile viene prima incendiato un altro negozio, quello di via Cucciarella gestita da Giuseppe Cafarelli, mentre 24ore dopo viene dato alle fiamme il furgone del proprietario del negozio “Miseria e Nobiltà” di Macerata Campania.

 

 

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